Stop lezioni in presenza per comuni Umbria causa contagi covid

La direttiva data dal Servizio di Sanità pubblica che ha bloccato le lezioni in presenza in molti comuni per evitare rischio contagi.

Nuove direttive per 31 comuni umbri riguardo lo stop delle lezioni in presenza, indicazioni “cogenti” di adottare misure per limitare i contagi Covid. I comuni sono quasi tutti in provincia del capoluogo umbro, Perugia.

I Comuni coinvolti sono Gubbio, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, Città della Pieve, Panicale, Castiglione del Lago, Fratta Todina, Deruta, Collazzone, Marsciano, San Venanzo, Torgiano, Perugia, Corciano, Bevagna, Montefalco, Valtopina, Foligno, Spello, Sellano, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Trevi, Calvi dell’Umbria, Amelia, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giano dell’Umbria e Montegabbione.

LEGGI ANCHE >>> Ritorno a scuola per 8 milioni di studenti e nuova faida su banchi a rotelle

LEGGI ANCHE >>> Regioni gialle, e dopo solo un anno si rischia di tornare a scuola

Stop lezioni in presenza per comuni Umbria causa contagi covid

Oggi intanto ritornano a lezione in presenza circa 8 milioni di studenti, tra i quali anche i 2,5 milioni delle Scuole Superiori, dei quali però al momento non in copertura totale, ma tra il 50% ed il 75% delle classi.

Ultime in ordine di tempo a far ritornare i ragazzi delle superiori nei loro istituti sono, oggi, le Regioni Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto, Campania, Friuli Venezia Giulia per un totale di 976.668 studenti che si aggiungono ai 144.974 delle medie in Sicilia. Per quest’ultima ancora a casa le Superiori, dato il ritorno della regione in zona Arancione.

Commentano anche i rappresentati del Movimento 5 Stelle:”Domani tanti ragazzi delle superiori torneranno a frequentare la scuola.Per noi è un passo importante, ottenuto anche grazie al lavoro della ministra Lucia Azzolina e al suo impegno per riportare i ragazzi in presenza. I giovani, la formazione, la cultura digitale sono temi identitari per il Movimento. E così la scuola, che questi elementi li custodisce tutti, e che è un elemento fondamentale nella nostra agenda dei prossimi anni. La scuola ha bisogno di continuità e deve mantenere la centralità che le è stata faticosamente riconosciuta in questi mesi”.

Gestione cookie