In 150 forse di più radunati nello stesso punto. Il copione è sempre lo stesso, la rissa scatta in pochi secondi.
Il copione ormai è sempre lo stesso, uguale alle storie del Pincio, uguale e a quelle di Villa Borghese, se restiamo nel territorio romano e nella sua recente cronaca. Gruppi di ragazzi che si danno appuntamento in un particolare punto della città ed iniziano a darsene di santa ragione. Il fenomeno, se cosi può essere chiamato, è stato notato anche in altre città, ma Roma, mantiene, per ora, la palma di città con più casi nel paese, e più giovani venuti alla tremenda maxi rissa.
Anche ieri, in Piazza del Popolo, quindi pieno centro. Gruppi di ragazzi arrivati dal Pincio, altri che hanno raggiunto la piazza da altre zone. Tutti concentrati li, in quel punto. 150, forse anche di più, in una maxi rissa che ha coinvolto nel giro di pochi minuti anche i poliziotti del commissariato Trevi – Campo Marzio. Una decina i ragazzi coinvolti direttamente nella rissa, il resto, più di 150 a fare da contorno, tutti senza mascherina, tutti assembrati.
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Ancora una maxi rissa tra ragazzi in città: i precedenti in altre città
5 i minorenni fermati, tra i quali anche il presunto aggredito nella rissa scattata all’interno della maxi folla di Piazza del Popolo. Troppi i precedenti, nella stessa Roma ed in altre città di Italia. Tutte con lo stesso, immancabile copione. Un incontro quasi fortuito e poi sotto con le botte. Il caso più significativo, almeno uno dei più significativi, quello di Rialto a Venezia o di Ercolano, nel napoletano.
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Nessun motivo, nessuna apparente ragione. Tanti ragazzi concentrati in un unico posto e tante botte prese e date.