Sulle ipotesi di governo ormai ci si spreca, ma con l’Out-out di Di Battista prende quota l’idea di un Governo del Presidente.
Conte ci spera ancora, ma non avere un partito ora lo condanna. Infatti essere di fatto fuori dai partiti di maggioranza comincia ad essere una carta a lui avversa, e lo si capisce ora che è stato escluso sia dalla dialettica del Partito Democratico che da quella del Movimento Cinque Stelle. Dopo giorni di sostegno dichiarato, ecco che le forze di maggioranza cominciano a sbrigarsi i conti interni. Nel Movimento il nome di Matteo Renzi sembrerebbe far arrabbiare una frangia, quella di Alessandro Di Battista che sarebbe disposto addirittura alle urne pur di non cedere.
Il Partito Democratico invece potrebbe muoversi dal nome del capo dell’esecutivo uscente. Sarebbe si una sonora sconfitta politica, ma al contempo potrebbe rappresentare un’operazione fatta per il bene del paese. Considerato che un cambio di guida, difficilmente interesserà i ministeri dem.
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Secondo Roberto D’agostino, irrituale cronista e ideatore di Dagospia le ipotesi sarebbero quattro. E non le tre di cui un po’ tutti già sappiamo. Il nome più caldo è certamente quello di Mario Draghi, già Presidente della Banca d’Italia e nome di grande spessore anche in Europa. Draghi è anche l’unico nome in grado di tenere testa a Conte nei sondaggi sulla popolarità, e su cui anche le opposizioni potrebbero non sguainare la spada. Ai temi della BCE aveva già rappresentato un prezioso ombrello per l’Italia che mieteva debito pubblico. Considerando i numeri di oggi, servirebbe proprio la sua autorevolezza. Il rischio è che sia però un nome già bruciato, e indigesto ad una fetta del cinquestelle. Quelli della guerra a banche e poteri forti. Nel mazzo di Mattarella però ci sono ancora Cottarelli, un nome per tutte le stagioni, e Marta Cartabia, suggestivo nome. La presidente della Corte Costituzionale sarebbe la prima donna alla guida del paese, ma su di lei grava il digiuno dalle cose della politica. L’ultimo nome potrebbe essere quello di Elisabetta Belloni, già di moda nel 2018. La Belloni è Segretario Generale della Farnesina, ed è stata scelta per succedere al Segretario Generale dimissionario Michele Valensise. La nomina fu accolta con grande entusiasmo dai media perchè è la prima volta che una donna viene chiamata a ricoprire la posizione di Segretario Generale alla Farnesina. Sarebbe un nome congeniale anche ai cinque stelle vista la sua vicinanza a Luigi Di Maio, Ministro Degli Esteri.
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