Un dossier dei servizi segreti racconta una verità completamente diversa sul reale livello dell’emergenza covid.
I dati sui contagi da covid sarebbero non corrispondenti a ciò che realmente succede nel nostro paese. L’epidemia, secondo un dossier dei servizi segreti italiani, arrivato in questi giorni al Governo del nostro paese, sarebbe ad un livello molto più avanzato nel nostro paese. I dati sarebbero, di fatto, falsati e sottostimati, offrendo alle istituzioni ed alla popolazione un quadro globale della situazione no corrispondente alla realtà dei fatti.
I dati falsati, almeno secondo il rapporto degli 007 italiani, riguarderebbero l’enorme pasticcio fatto con l’accavallarsi dei dati dei vari temponi forniti dalle strutture pubbliche e private, risultati di questi ultimi che possono essere letti in modo diverso a seconda, chiaramente, della tipologia di tampone che si va ad effettuare. La grossa confusione generata da una gestione no del tutto efficiente della cosa, ha generato un dato sottostimato, secondo il dossier, del 50%.
LEGGI ANCHE >>> Il Governo per ora se la cava: il numero dei contagi sembra diminuire
LEGGI ANCHE >>> Covid: sta arrivando un picco di contagi e si sceglierà chi salvare
E’ tutto falso? Le tante bugie all’interno dell’emergenza covid
Il punto centrale del dossier e quindi degli ipotetici errori di gestione dell’emergenza gira intorno ad una fase, sintetizzata in questo modo dal dossier in questione: “tra l’11 e il 17 novembre sono stati processati 1 milione e mezzo di tamponi, il numero più alto registrato fino a quel momento. Poi, il numero di tamponi effettuati ha iniziato a scendere fino ad arrivare a 868mila tra il 23 e il 29 dicembre”. Consideriamo che prima venivano contati esclusivamente i tamponi molecolari, da gennaio invece anche quelli antigenici.
“Questo cambiamento – si legge nel dossier – ha contribuito a confondere le acque: ha reso, infatti, impossibile fare un confronto con le serie storiche passate e ha falsato così il rapporto positivi/tamponi“
