L’Italia cambia colore: oggi si decideranno le zone delle prossime due settimane

Continuano i cambi di colore in Italia, nelle prossime ore informazioni definitive sui colori

Nello Musumeci
Nello Musumeci (Facebook)

Partiamo dalle zone gialle, purtroppo le meno numerose. Sembrerebbe che le aree del paese con meno pericolose siano Emilia Romagna, Veneto e Calabria. Dunque, se non dovessero esserci novità dell’ultim’ora, nelle zone quasi covid-free potrebbero esserci Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Molise, Calabria, Veneto, Provincia di Trento e Toscana.

Speravano meglio invece Liguria e Lazio, inchiodate dagli indici Rt ancora instabili. Discorso simile vale per Sardegna e Marche.

A norma di legge, perchè si parli di zona gialla tando a quanto stabilito per legge, per passare dalla zona arancione a gialla serve un indice Rt tra 0,5 e 0,99 e un rischio complessivo valutato come “basso” o “moderato”. Il passaggio a una fascia di rischio inferiore non può avvenire prima di 2 settimane.

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L’Italia cambia colore: oggi si decideranno i colori delle prossime due settimane. In nove ancora arancioni

Rimangono quindi nove le zone arancioni in Italia. Oltre le già citate Liguria e Lazio, anche  Abruzzo, Piemonte, Friuli, Marche, Puglia, Valle D’Aosta e Umbria manterranno le stesse misure preventive almeno fino a venerdì 5 febbraio. Anche la Lombardia, rossa per sbaglio, può considerarsi a tutti gli effetti una zona arancione.

Di zona rossa ha invece parlato Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia. “I dati cominciano ad essere incoraggianti, anche se il numero delle vittime rimane ancora alto”, ha spiegato il Presidente. “Sono fiducioso: se il calo dovesse essere costante potremmo anche revocare la zona rossa e tornare a respirare nella zona arancione”.

Di zona bianca al momento può parlare solo la Basilicata. Infatti è l’unica regione che può ambire a mantenere uno standard di contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Entro il mese prossimo la Basilicata potrebbe avere tutti i requisiti richiesti e ottenere così la riapertura di palestre, piscine, bar e ristoranti.
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