Una ragazza che ha dedicato la vita agli altri, volontaria e amante degli animali. Il giorno del suo compleanno ha dato solo dolore.
Da quando è scoppiata la pandemia, Claudia aveva deciso di fare quello che aveva sempre fatto: aiutare gli altri. Era volontaria covid si occupava di anziani e malati che avevano bisogno anche solo di una parola di conforto. Aveva provveduto ad aiutare i più poveri con collette alimentari, era stata vicina a tutte le ragazze che soffrivano di malattie alimentari, perché lei stessa ne aveva sofferto.
Era nata per aiutare gli altri, ma il covid non guarda in faccia a nessuno e l’ha uccisa. Aveva solo 25 anni, uno dei rarissimi casi di morte da coronavirus in età così giovane. E’ morta il giorno del suo compleanno, al Royal University Hospital di Liverpool, dove era ricoverata da qualche giorno dopo avere scoperto la sua positività.
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Spietato covid: si prende la vita di Claudia il giorno del suo compleanno, raccolta fondi per gli altri
Claudia Marsh aveva dedicato la sua vita allo studio e agli altri: il dolore provato con un disturbo alimentare che aveva avuto da adolescente, lo aveva trasformato in amore per chi soffre. Per mesi ha confezionato cibo da dare ai senzatetto. Lavorava da anni come volontaria e ha sempre voluto aiutare le famiglie più bisognose. La 25enne è stata descritta da amici e familiari come una persona estremamente buona e generosa e ora chi l’ha amata cercherà di continuare la missione di Claudia.
La famiglia ha infatti avviato una raccolta fondi – lo scrive Metro – per donare denaro alle due associazioni di volontariato per cui Claudia ha collaborato. Claudia vivrà ancora, in questo gesto, perché Claudia di sicuro lo avrebbe fatto.