Secondo giorno di consultazioni, distanze immutate. I nomi si inseguono
L’obiettivo dei partiti di maggioranza sarebbe quello del Conte ter. Il problema è che loro sono gran parte della maggioranza, ma non la maggioranza assoluta dell’emiciclo. E quindi hanno bisogno dell’intervento di un terzo. Quale che sia, Iv o Europeisti è irrilevante. Per tutti meno che per Mattarella. Il Presidente della Repubblica li vorrebbe entrambi. Perchè questo governo nasca con una nuova credibilità, cosa che più di ogni altra al momento manca. Visto il prestito secco di Senatori, e i passaggi sfumati al fotofinish. No non è il calcio mercato.
I nomi al momento sono tanti, ma come noto i primi che vengono resi pubblici sono anche quelli bruciati. Quelli su cui si trovano le controindicazioni. Ed ecco che Zingaretti, in quota dem, e Crimi, reggente pentastellato, bocciano drasticamente i primi ad essere usciti: addio alle ipotesi Gentiloni e Di Maio. Fa sorridere il veto Cinquestelle su quest’ultimo, che avrebbe il placet del Pd ma non quello del suo partito. Cose da terza repubblica.
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Al Quirinale distanze immutate: i protagonisti rimangono immobili sulle loro posizioni. Oggi giornata determinante
In queste ore si attendono le delegazioni Ursula. Al Quirinale in questo momento a colloquio con Mattarella ci sono Matteo Richetti di Azione ed Emma Bonino di Più Europa. Due partiti che tornerebbero utili per una maggioranza ampia in caso si ricorresse alla coalizione che ha eletto Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo. In questo caso si che potrebbe nascere un esecutivo stabile. Bonino e Calenda, il secondo nella persona di Richetti, hanno sempre sostenuto di poter prendere parte ad un governo di unità nazionale. Condizione unica è l’allontanamento di Giuseppe Conte.
Se Renzi, in audizione questo pomeriggio, dovesse spingere per questa soluzione sarà difficile dimostrare che non sia la parabola migliore. Forti della possibilità di poter coinvolgere alcuni responsabili dell’opposizione. Difficile, in questa eventualità, trovare il nome su cui far convergere tutti.