Massimo Giletti contrariato: “quelle foto non dovevano essere pubblicate”

Massimo Giletti contrariato, sembra proprio che in giornalista non abbia gradito la pubblicazione delle foto in compagnia di Nunzia De Girolamo: il motivo.

Non è la prima volta che si parla di una possibile laison tra l’ex Ministro e il giornalista e conduttore di Non è l’arena, gossip sempre smentito dai due che danni sono compagni di lavoro.

In questi giorni però ha far scatenare sempre di più le voci e il gossip sono state delle foto di backstage pubblicate da Chi, il settimanale di Alfonso Signorini, foto che hanno fatto storcere il naso al conduttore torinese: “le foto non dovevano essere pubblicate chiaramente”.

Insomma davvero un piccolo intoppo per i due che con questi scatti rubati rischiano di alimentare sempre di più il gossip che da anni li perseguita, ma pare che a tutto ci sia una risposta ancora più chiara. Ecco di cosa di tratta.

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Massimo Giletti contrariato per le foto con Nunzia De Girolamo

Massimo Giletti contrariato, sembra proprio che il giornalista no abbia gradito le foto che sono state rese pubbliche insieme alla sua amica e collega Nunzia De Girolamo.

“Con Nunzia che è un’amica abbiamo fatto uno scatto scherzoso durante un set fotografico. Non era ovviamente destinato alla pubblicazione. Bravo Sestini” ha ammesso il conduttore di Non è l’Arena che però ha anche detto di essere geloso dell’ex Ministro, forse anche di più del marito Francesco Boccia.

Ad ogni modo, se da una parte il tutto è servito per alimentare il gossip, i più informati ammettono che le foto cascano a pennello con il nuovo show che l’ex protagonista è pronta a portare in scena proprio su Rai Uno dal titolo Ciao Maschio. Pensiero sul quale si è anche espresso il direttore Stefano Coletta: “Nunzia è un maschiaccio e ha un rapporto consolidato di amicizia con Massimo Giletti. È un’operazione furba e strategica, la valuto da direttore. Non posso dire che non ci sia stata tattica dietro questa scelta. È una boutade, un gioco. Non credo che questo servizio fotografico sia incoerente con la sua storia”.