Sembrerebbe che dopo un anno la Russia è pronta a dimenticare il Covid, cittadini immuni. Ma i numeri del Cremlino non sono mai stati troppo onesti
Il sindaco di Mosca apre le danze, e offre al mondo un qualcosa di cui indiscutibilmnete parlare. infatti forte di numeri positivi e del buon risultato espresso da vaccini e misure di distanziamento, Mosca è ripartita. Da oggi bar, ristoranti e discoteche potranno riaprire di nuovo la sera. Resta solo l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici.
Si è pensato di poter sbloccare la capitale dopo alcuni obiettivi raggiunti. Per esempio ieri la cifra più bassa di ricoverati, con 1800 nuovi casi, e una metà dei posti in terapia intensiva liberi. Le vaccinazioni con lo Sputnik V vanno avanti abbastanza velocemente a Mosca, ma non altrettatanto nel resto della Russia. Infatti in alcune parti del paese le dosi non arrivano. Questo mentre grandi quantità del farmaco vengono regolarmente spedite all’estero, verso i Paesi che le hanno prenotate.
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La Russia è pronta a dimenticare il Covid, cittadini (forse) immuni al 50%. Situazione ancora incerta da noi
Da noi invece la situazione vaccini non si sblocca. Tra piano vaccinale in pausa e distrazione delle risorse, di per sè già poche, l’immunità sembra davvero lontana.
Alcuni milioni di dosi del vaccino dell’azienda Reithera potranno essere somministrate da settembre: lo ha detto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, nella trasmissione ‘Buongiorno’ di Sky TG24. “Sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre”, ha osservato Palù.
Le dosi del vaccino, ha aggiunto,”potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d’acquisto, ma che sta ritardando”.