Tre anni in un lager nazista, ecco la storia di Nero padre di un noto conduttore Tv, di chi si tratta e sopratutto qual è la sua storia?
L’uomo nella foto è Nereo Greggio, ebbene sì il cognome non vi ha tratto in inganno, l’eroe di guerra è proprio il padre di Ezio ora al timone di Striscia la notizia insieme all’amico Enzo Iacchetti. Oggi, in occasione della Giornata della Memoria, è giusto ricordare anche eroi come lui.
Nereo è stato soldato in Greca durante la Seconda Guerra Mondiale, qui venne fatto prigioniero in un stalag tedesco, da qui la decisione del giovane di non fare ritorno in Italia per arruolarsi nell’esercito della neonata Repubblica Sociale Italiana.
LEGGO ANCHE>>> Striscia la Notizia, Ezio Greggio abbandona lo studio: che succede?
LEGGI ANCHE>>>“Non è un amico”, Iacchetti choc su Greggio: l’inaspettata confessione
Giornata della Memoria: Ezio Greggio, il gesto per il padre Nereo
Il rifiuto di Nereo Greggio di arruolarsi nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana gli è costato molto caso, è stato infatti fatto prigioniero in un campo di concentramento, dove è stato rinchiuso per tre anni. Poche settimane fa il noto conduttore ha ricordato il papà scomparso nel 2018.
Su di lui ha rivelato “ha lottato tra la vita e la morte, salvato le persone deboli.” Il conduttore ha poi aggiunto “Il leit motiv della mia gioventù sono stati i racconti di mio padre Nereo. Potrei realizzare dieci film sulle sue narrazioni.” Proprio su questi racconti si è ispirato per interpretare il ruolo drammatico nel film di Pupi Avati, Il papà di Giovanni.
È stato proprio in memoria di suo padre e di quello che ha passato nel campo di concentramento, Ezio Greggio ha deciso di rifiutare la cittadinanza onoraria al comune di Biella, il sindaco della cittadina l’aveva infatti negata alla senatrice Liliana Segre: “per rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre.”
“Non è una scelta contro nessuno, ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento” ha detto poi il conduttore.