Abbiamo sentito parlare di una crisi irresponsabile, e dello sciagurato gesto di Matteo Renzi. Siamo davvero sicuri che la crisi sia stato un gesto di mancanza di rispetto verso il paese?
L’operato del Conte II passato alla lente di ingrandimento. In questi giorni molti non capiscono perchè avviare una crisi in piena pandemia. E’ questa la litania a cui siamo stati condannati nelle scorse settimane. A dire il vero di motivi ne abbiamo avuti molti, moltissimi anzi. Le ragioni della crisi si trovano nell’operato tecnico, e non politico di questo esecutivo.
Andiamo a ritroso, consapevoli di dimenticare certo qualche passaggio. Ieri il giornalista Lorenzo Tosa, analista politico di Next Quotidiano scriveva in un post di analisi su Facebook che oggi l’Italia discute di politica con 500 vittime al giorno, un piano vaccinale da gestire, l’economia da far ripartire, i 210 miliardi del Recovery Fund da amministrare. Numeri certamente giusti che però andrebbero arricchiti. Infatti, se pensiamo che 500 vittime al giorno ci sono, è altresì giusto sottolineare che l’Italia è il paese che ha iniziato prima con il lockdown. Ce ne siamo più volte vantati. E le scuole sono chiuse da più tempo, anche questo è stato ampiamente detto. Nulla è mai stato riaperto, il paese è in lockdown dallo scorso marzo ad eccezione dei due mesi estivi. E nonostante tutto trionfiamo nella triste classifica della mortalità.
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