Nella giornata di domani previste le dimissioni del premier che salirà al Colle dopo le ultime evoluzioni della situazione politica.
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, è atteso al Colle nella giornata di domani per rassegnare le sue dimissioni. L’indicazione arriva nella giornata di oggi da una serie di indiscrezioni lanciate da fonti interne allo stesso esecutivo. A questo punto non è ancora chiaro cosa succederà dopo, se cioè di andrà verso un nuovo esecutivo guidato dallo stesso Conte, sarebbe il terzo, oppure verso un nome nuovo che potrebbe mettere tutti d’accorso. Non è al momento, seriamente ipotizzabile, che si possa andare ad elezioni anticipate da subito.
In questa fase, anche nello stesso Movimento Cinque Stelle, ci si interroga se sia necessario o meno ricucire lo strappo con Matteo Renzi ed il suo partito, Italia Viva. I vertici politici del movimento, hanno più volte ribadito che ormai con Renzi non torneranno più, mentre un’altra componente sembra indirizzata ad intraprendere la via del ritorno in maggioranza dei renziani, come unici interlocutori, oltre a quelli già presenti in maggioranza.
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Conte si dimette: i possibili scenari non convincono del tutto
Secondo molti, la possibilità di una ritorno in maggioranza di Italia Viva, il soggetto fondato da Matteo Renzi, resterebbe la dinamica più indolore tra tutte quelle sul tavolo. E probabilmente lo hanno capito anche nel Movimento Cinque Stelle, considerate le dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco nelle ultime ore, tra questi Emilio Carelli: “Io vedo due strade per rafforzare il governo – spiega l’ex giornalista del TG5– La prima si apre se i colloqui in corso in queste ore portano alla nascita di un gruppo a sostegno del governo formato da moderati e liberali di centro, che credono nell’Europa e non vogliono un’Italia governata da Salvini e Meloni. È arrivata l’ora – dichiara – di valutare se sia corretto tenere la porta chiusa a Italia viva”.