Il Covid consegnerà alla storia anche storie drammatiche come questa. Nel bresciano un caso che ha ferito la comunità
L’accusa nei confronti del medico è di omicidio volontario. I carabinieri del Nas hanno arrestato un medico in servizio al pronto soccorso di un ospedale del Bresciano. L’uomo è accusato per aver indotto la morte di due pazienti Covid. Il medico, accusato di omicidio, secondo gli inquirenti ha intenzionalmente somministrato a pazienti affetti da coronavirus farmaci anestetici e bloccanti neuromuscolari causando la morte di due di loro. Gli episodi risalgono a marzo 2020, nel momento della maggior pressione sugli ospedali.
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Ha fatto morire due pazienti covid con un’iniezione mortale: prima li aveva curati
Tre salme sono state esumate per essere sottoposte ad indagini di natura autoptica e tossicologica. Le indagini hanno rilevato, all’interno di tessuti ed organi di una di loro, la presenza di un farmaco anestetico e miorilassante. Medicinale comunemente usato nelle procedure di intubazione e sedazione del malato che, se utilizzato al di fuori di specifici procedure e dosaggi, può determinare la morte del paziente. Peraltro, nelle cartelle cliniche dei deceduti oggetto di verifica non compare la somministrazione di quei medicinali (indicata invece nelle cartelle di pazienti poi effettivamente intubati) tanto da ipotizzare a carico dell’indagato anche il reato di falso in atto pubblico.
Le indagini sono scattate a due mesi dagli eventi, anche mediante il supporto di accertamenti tecnici di medicina legale disposti dall’Autorità giudiziaria. Nelle cartelle cliniche di numerosi pazienti deceduti in quel periodo per Covid-19, è stato riscontrato alcuni casi un repentino, e non facilmente spiegabile, aggravamento delle condizioni di salute.