Una tragica scomparsa, un ragazzo amato da tutti, che lascia con la sua scomparsa, un vuoto incolmabile in tutto l’ambiente.
Fisioterapista della nazionale italiana di pallanuoto, Luca Mamprin è scomparso all’età di 40 anni. Un male incurabile, se l’è portato via in pochi mesi. Nulla è stato possibile fare per Luca, amato e stimato da tutti. Nulla è stato possibile per salvarlo dall’aggressività di quella malattia atroce, che in pochi mesi ha preso pieno possesso del suo organismo, fino a condurlo alla tragica morte, fino a rendere il ricordo di Luca, una cosa tanto preziosa quanto indimenticabile.
Un vuoto incolmabile, come testimoniato dai tanti attestati di stima e profondo affetto ricevuti dalla famiglia di Luca Mamprin, nel momento in cui si è sparsa la notizia del suo decesso. La nazionale di pallanuoto, e quelle società che lo avevano accolto, insieme ai campioni, hanno affidato alla rete, a comunicati ufficiali, lo splendido ricordo che si conservava dell’uomo e del professionista, come nel caso della società siciliana dell’Ortigia, Il circolo canottieri Ortigia.
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Era il fisioterapista dei campioni: il ricordo di chi gli è stato vicino
Il presidente onorario del circolo canottieri Ortigia, ha cosi voluto ricordare Luca Mamprin: “Non Poteva esserci un risveglio peggiore. Stamani una telefonata di Sandro, poche tristi parole: Luca non c’è più! E dopo lo shock tremendo, mi vengono in mente tanti flash di momenti vissuti insieme: le sue battute, i suoi scherzi, i tanti caffè da lui preparati ogni mattina per la squadra e lo staff, la sua meticolosità nel predisporre tutto quanto necessario per affrontare al meglio allenamenti e partite, la sua professionalità nel trattare gli atleti sino a notte fonda, la sua disponibilità verso tutti. E come dimenticare le nostre risate quando prendevamo in giro Giovanni, con cui condividevamo l’appartamento, per il suo disordine o l’abbraccio subito dopo la finale di Gwangiu! Luca eri una persona speciale, ci mancherai tantissimo! Grazie per la tua amicizia”.