“Li ha uccisi dopo l’ennesima lite”: assassinati padre e madre

Probabile svolta nel giallo che avvolte la scomparsa dei due coniugi, dei quali da troppi giorni non si hanno più notizie.

Peter Neumair e Laura Perselli
Peter Neumair e Laura Perselli (Facebook)

Una vicenda avvolta nel mistero, la scomparsa dei due coniugi bolzanini, Peter Neumair e Laura Perselli rispettivamente di 63 e 68 anni, pensionati, scomparsi due settimane fa dalla loro abitazione. In un primo momento le ricerche si sono concentrate anche grazie all’ausili di mezzi altamente tecnologiche sui luoghi solitamente frequentati dalla coppia, la montagna, il fiume, i luoghi forse a loro più cari, ma dopo una attenda analisi dei fatti ed indagini che vanno avanti da molti giorni, è arrivata la svolta.

Gli investigatori si sono concentrati sul ruolo del figlio della coppia, Benno. Istruttore di fitness, con tanto di video dimostrativi sul web, 30 anni ed una dipendenza da anabolizzanti, problematica per la quale aveva chiesto aiuto propri ai genitori. Aiuto per liberarsi una volta per tutte da quella terribile dipendenza, da quel vortice che non gli permetteva più di vivere cosi come avrebbe voluto.

LEGGI ANCHE >>> Coniugi uccisi mentre raccoglievano olive: svolta nelle indagini

LEGGI ANCHE >>> Lo schianto li ha uccisi: madre e figlio 19enne commuovono la comunità

“Li ha uccisi dopo l’ennesima lite”: le liti continuavano senza sosta

La pista degli investigatori batte proprio sul ruolo del ragazzo. Stava disintossicandosi, stava venendo fuori dal vortice degli anabolizzanti, stava provando a cambiare insomma, concentrandosi sul lavoro e sui suoi clienti anche virtuali, che istruiva attraverso i video dimostrativi diffusi su vari canali. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stata una delle tanti liti che negli ultimi tempi caratterizzava il rapporto genitori figlio.

In seguito ad una di queste liti, il giovane avrebbe ucciso i genitori, preso da un raptus omicida ed avrebbe occultato i cadaveri gettandoli nel fiume. Una pista che gli inquirenti ritengono valida e che hanno di fatto consentito l’inserimento del ragazzo nel registro degli indagati.

Gestione cookie