Oggi in quattro regioni italiane si ritorna a scuola. Le superiori rientrano gradualmente in classe ma come?
Il ritorno a scuola fissato per oggi in ben quattro regioni italiane si è subito trasformato nell’occasione per nuove polemiche e nuovi confronti, in alcuni casi, per niente costruttivi. Gli studenti, infatti, insieme ai genitori, nel dar vita a vari comitati contro la didattica a distanza e per la scuola sicura, annunciano manifestazioni e scioperi, perchè si ottenga la certezza di avere una scuola che non sia un pericolo per i ragazzi e per chi ci lavora.
Si studiano varie ipotesi per consentire al maggior numero possibile di ragazzi di riprendere le lezioni in presenza. Ma spesso ci si scontra anche sulle più deboli proposte. Si è pensato di limitare gli orari di lezione, si è pensato di introdurre due turni di presenza nelle strutture scolastiche, per consentire ingressi ed uscite più sicure, perchè caratterizzati dall’afflusso di un numero inferiore di ragazzi. Ma spesso le proposte non vengono considerate.
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Oggi si ritorna a scuola: tante le proposta ma scarsa convergenza
Si prova, come detto, a portare quanti più ragazza a scuola nello stesso momento. Ma ancora tanti sono i contrasti tra chi propone e chi dovrebbe accettare tali proposte. Si è pensato ad esempio, come anticipato, di accorciare l’orario scolastico, ma c’è stata polemica circa l’uscita nel pomeriggio dei ragazzi e l’accavallarsi eventuale con le fasi di studio notoriamente destinate al pomeriggio, una situazione insomma abbastanza complessa.
Si attendono, dunque, anche in questo settore, novità importanti che possano garantire la totale sicurezza agli studenti vogliosi di ritornare sui banchi di scuola. Si attendo il prima possibile.