Una storia incredibile che ha commosso perfino i malviventi che poco prima le avevano rubato la tanto cara auto.
Una storia che ha commosso l’intera comunità, e che lancia un grido di speranza, di solidarietà, circa i momento storico tanto complesso in cui si vive. Maria Elena Barile Damiani, 56 anni, affetta da sclerosi multipla, aveva subito il furto della sua auto, una Fiat Doblò, chiaramente con speciali modifiche per consentirle la guida, all’uscita dell’ospedale Di Venere di Carbonara, in provincia di Bari. La donna, chiaramente distrutta, per essere stata privata dell’unico mezzo che la rendesse realmente indipendente, è chiaramente caduta nello sconforto.
E’ stata sua figlia, poi, negli attimi immediatamente successivi la scoperta del furto, a denunciare quanto accaduto anche attraverso i social, lanciando un messaggio chiaro, ai malviventi che avevano preso l’auto della sua povera mamma. Spiegava quando fosse importante quell’auto per la donna, e quanto fosse atroce il gesto compiuto. Chiedeva ai ladri di mettersi una mano sul cuore, e restituire l’auto, tanto preziosa per la sua mamma.
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Disabile subisce il furto dell’auto: il biglietto di scuse dei malviventi
L’annuncio di Rita, la figlia della donna derubata, evidentemente colpisce al cuore i ladri della vettura, che dopo poco consentono ai carabinieri di rintracciare il mezzo in altra località. All’interno un biglietto: “Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci non sapevamo della vostra patologia. Scusateci ancora. I ladri”. Una situazione che letteralmente colpisce profondamente la famiglia di Maria Elena, un gesto del tutto inaspettato.
“Quell’auto rappresenta le sue ali, le sue gambe, il suo unico mezzo di libertà. Quando ce l’hanno rubata abbiamo voluto lanciare un appello perché è di primaria importanza per le esigenze di mia madre. E ai ladri che ce l’hanno restituita sono grata, ma resto amareggiata”. Questo i messaggio lasciato sempre sui social, da Rita, figlia della donna derubata dell’auto, ma poi sorpresa dal gesto degli stessi ladri.