Il premier in aula ha di fatto affrontato i temi che ci si aspettava mettesse in campo per raccontare i traguardi raggiunti.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte intervenuto in aula per chiedere la fiducia alla Camera, ha tenuto il suo intervento, cosi come previsto sottolineando i tratti del progetto politico a quale nel 2019 si è dato vita con la maggioranza che comprendeva anche Italia Viva. Oggi la rottura e l’attacco a chi ha fatto venir meno un accordo sul quale si basava l’intero operato dell’esecutivo, e che avrebbe dovuto portare la legislatura a scadenza.
Non ci sta Conte, e racconta ogni aspetto di questa esperienza di Governo, dai risultati ottenuti in campo economico e sociale alle restrizioni ed all’emergenza dell’epidemia Covid. L’attacco a Italia Viva è deciso, non prova a ricucire Conte, ma racconta quello che è stato anche il contesto che ha portato alla rottura. Racconta la sua versione, il suo punto di vista, racconta quello che ha caratterizzato quel particolare momento, quello in cui si è consumata, di fatto, la crisi.
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Conte alla Camera chiama all’adunata i suoi: il premier racconta la crisi
“Il 13 gennaio in una conferenza stampa sono state confermate le dimissioni delle ministre di Iv – ha dichiarato Conte – si è aperta una crisi che deve trovare qui in questa sede il proprio chiarimento in trasparenza del confronto e linearità di azione che hanno caratterizzato il mio mandato, ha detto Conte parlando della crisi di Governo. Le nostre energie dovrebbero essere tutte – continua – sempre concentrate sulla crisi del Paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili. Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà – conclude – c’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No”