Caso Genovese, l’ex ragazza complice: “La ragazza era consenziente”

Continuano ad affiorare nuovi risvolti dal caso dell’imprenditore Genovese, accusato a più riprese di violenza sessuale.

Non si fermano le indagini circa quello che è ormai diventato il caso Genovese. Coinvolto, in prima persona, l’imprenditore delle start up, accusato di violenza sessuale da più ragazze, vittime dei suoi party a base di droga e sesso. Tutto nasce lo scorso novembre dalle dichiarazioni di una 18enne sequestrata per molte ore ed abusata più e più volte, senza avere la possibilità di sottrarsi alla volontà di chi, di fatto, aveva totale controllo su di lei.

Da quel giorno sempre più denunce sono state sporte nei confronti dell’imprenditore, tutte parlano di violenza sessuale, non solo a Milano, ma anche in Grecia ed in Spagna, ad Ibiza. Proprio in una delle feste di Ibiza, una nuova violenza, denunciata da una ragazza che prendeva parte alla festa. Con Genovese, c’era anche l’ex fidanzata, che ha partecipato anche all’incontro sessuale e che ora parla di una realtà dei fatti, completamente diversa da quella raccontata dalla presunta vittima.

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Caso Genovese, l’ex ragazza complice: “Lo facevo perchè troppo innamorata di lui”

L’ex ragazza dell’imprenditore,  spiega il contesto in cui avvenivano certi incontri: “Questi rapporti erano una scelta di Alberto – spiega al pubblico ministero – Li assecondavo ed assecondavo i suoi desideri sessuali. Non c’era complicità prima del fatto. Non c’era un accordo su chi dovesse stare con noi. Io mi trovavo nelle situazioni. Non ho mai detto che queste non mi piacevano – continua –  perché lui aveva una personalità più forte. Io ero disposta ad assecondarlo – conclude –  perché ero innamorata e avevo paura di perderlo“. Dichiarazioni forti, insomma, che aggiungono molto allo scenario generale che avvolge tutto il caso.

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