Il paese pronto a fermarsi il prossimo lunedi per una serie di eventi che di certo potranno risultare enormemente decisivi.
Lunedi, giornata di forti passioni. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, comincerà dalla Camera la verifica in Parlamento, per provare a capire se il suo Governo ha ancora margini di vita, oppure il paese dovrà andare oltre. Un nuovo Governo, una nuova maggioranza, o ancora, nuove elezioni. Certo, il periodo non è proprio tra i più indicati, storicamente, ma Matteo Renzi cosi ha deciso, e quindi, tanto vale affrontare una crisi che, forse, prima o poi sarebbe in ogni caso arrivata.
Sempre lunedi, gli studenti hanno in mente di entrare in sciopero. Una iniziativa che coinvolga tutti ma proprio tutti gli studenti italiani. Quelli che possono frequentare le lezioni in presenza, dovranno rimanere fuori, e quelli, invece, ancora costretti alla didattica a distanza, dovrebbero interrompere tutto spegnendo i propri computer, tablet o qualsiasi altra cosa. Un gesto forte, per sensibilizzare le istituzioni circa la richiesta di una scuola sicura che consenta a tutti di rientrare in classe al più presto.
Bollettino del 16 gennaio: tutti i numeri del contagio
I nuovi positivi sono 16.310 ( con 260mila tamponi eseguiti), i morti secondo il dato odierno sono 475
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Sciopero generale degli studenti, Conte in Parlamento: intanto i vaccini ritardano
L’Italia, intanto, corre a vaccinare quanti più operatori sanitari possibile, al momento. La Campania, faro europeo per tasso di somministrazione delle dosi, fiore all’occhiello della sanità italiana, nel frattempo Zaia e Fontana, ancora credono che le loro regioni devastate dal contagio e dalla scarsa decisione di determinate azioni, possano guidare il paese nell’uscita dalla tragica epidemia. Beati loro, certe convinzioni, ormai, non hanno più ragione d’esistere.
I vaccini, le dosi, intanto scarseggiano, ma l’azienda produttrice ha assicurato che in pochi giorni continuerà la distribuzione, rispettando impegni e scadenze.