In questi giorni tiene banco la sfida dei ristoratori alle forze dell’ordine. Chiedono di restare aperti a costo di multe e chiusure imposte.
La sfida dei ristoratori italiani, e del comitato nato dal niente quell’Io apro, che ha ridato speranza a molti ristoratori. La possibilità di poter decidere liberamente del proprio futuro, la possibilità di mandare avanti in ogni caso la propria attività, il proprio sogno, e non vederlo andare perso per sempre, mentre i giorni passano e magari gli impegni aumentano, e gli incassi, quelli proprio no, non arrivano. E allora ecco partita la protesta.
In Valtrompia, nel bresciano, una sola imprenditrice ha aderito alla protesta, ha aderito alla speranza di tornare a vedere dei clienti nel suo locale. E’ Alice Ussoli, proprietaria del chiosco di Villa Cercina. Alice non si è arresa, ha lasciato aperto il suo locale, ha accolto le persone che conosceva, i clienti, vecchi e nuovi. Ha ringraziato sempre con il sorriso sulle labbra, anche quando qualcuno di questi ha lasciato a lei, spesso anche senza consumare banconote da 100 euro. Soldi utili, hanno spiegato, per pagare eventuali multe.
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Multata per aver sfidato le regole Covid: ha aperto nonostante la visita dei carabinieri
In mattinata erano già passati i carabinieri al suo chiosco, forse per comprendere le sue intenzioni. Ma la donna è andata avanti per la sua strada, ed in serata ha continuato a tenere aperta la sua attività. Scelta non condivisa da altri ristoratori che hanno preferito non continuare con la protesta per paura di multe e verbali salatissimi.
In serata poi, la notifica del verbale anche per Alice, che ora dovrà ricevere la comunicazione anche dei giorni di chiusura che le sono stati inflitti come pensa per aver lasciato il suo locale aperto. Ma la solidarietà dei suoi clienti, in questo caso, non sarà mai dimenticata.