Cosa succederà all’Italia politica, dopo che quella, delle emergenze covid cambia continuamente colore. Vedremo.
Il nuovo dpcm, finalmente ha visto la luce. Le indiscrezioni, alla fine si sono rivelate vincenti, tutto o quasi, quello che era passato tra le stanze del palazzo ed i mezzi di informazione alla fine, è stato di fatto confermato dal contenuto del documento. L’Italia torna alla divisione in zone colorate per marcarne i livelli di emergenza. Un bel po’ di regioni in zona arancione, due in rossa, Lombardia e Sicilia, e tutto il resto in zona gialla.
Qualcuna di queste regioni, attraverso le posizioni dei propri rappresentanti politici, si dice soddisfatta del risultato ottenuto. Ci sono i sacrifici, l’efficienza e tutte quelle cose che in genere si dicono in questi casi. Qualcun’altra sarà di certo scontenta, pensiamo ad esempio al Veneto ed alla Lombardia, convinte, in una realtà parallela, di essere faro, sole e quant’altro del nostro paese. Sempre stando alle parole dei propri governanti e di qualche giornalista asservito.
Bollettino del 15 gennaio: tutti i numeri del contagio
I nuovi positivi sono 16.146 (con 273.000 tamponi effettuati), i morti secondo il dato odierno sono 477
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L’Italia delle emergenze covid cambia colore: prossima settimana decisiva per il Governo
Nel frattempo nei palazzi del Governo, un’altra grossa, grossissima grana, è saltata fuori. Le dimissioni delle due ministre renziane, l’esecutivo a corto di numeri, e la decisione del premier Conte di andare a cercare in Parlamento quei voti che mancano. Insomma l’Italia rischia di cambiare colore anche sotto l’aspetto politico, perchè è chiaro che se Conte dovesse rimanere senza maggioranza, crollerebbe tutto ed addio Governo.
Insomma un’Italia pronta a cambiare volto in pochi giorni, con lo spettro delle elezioni anticipate che spaventa quelli indietro nei sondaggi e gasa quelli che sarebbero davanti.