Simonetta Colombu, così non l’avete mai vista: quel segno sulla pelle che non ti aspetti

Simonetta Colombu torna nella fiction “Che Dio ci aiuti 6”, Ginevra è una ragazza acqua e sapone ma avete mai visto i tatuaggi della nota attrice? Vi stupirà.

Simonetta Colombu, attrice classe 1993, figlia del famoso regista sardo Giuseppe Colombu, è nota soprattutto perché interpreta Ginevra in “Che Dio ci aiuti”, al fianco di nomi giovani ed importanti come Diana Del Bufalo, Francesca Chillemi e Gianmarco Saurino.

Il programma va avanti da 6 stagioni, ma Simonetta ha preso parte soltanto alla quinta, nei panni della novizia, casta e responsabile. Ma le cose non sono andate esattamente così, il suo personaggio è cambiato nel giro di un anno e lo stiamo apprezzando sempre di più.

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Simonetta Colombu, i tatuaggi: “sono un ricordo sulla pelle”

Conosciamo Simonetta principalmente nei panni di Ginevra, ragazza pura e semplice. Ma l’attrice che la interpreta chi è veramente? Ciò che ha fatto più porre domande sono i suoi tatuaggi, sui quali ha rilasciato un’intervista poco più di un anno fa. Ovviamente, per interpretare il suo personaggio all’interno della fiction hanno dovuto coprirglieli, ma che significato hanno per lei questi tatuaggi?

“I miei sono dedicati soprattutto ai miei nonni” dice la giovane attrice. Ha parecchi tatuaggi, alcuni che non avrebbe dovuto fare, ma non se ne pente, come dice nell’intervista. In particolare si tratta di quello sulla caviglia, fatto quando aveva 15 anni, ma non ha mai rilevato il suo significato.

Molto visibili sono quelli che ha sulle braccia, che durante le riprese della serie sono stati necessariamente coperti dalle truccatrici che hanno fatto un ottimo lavoro, ed è stesso lei a mostrarcelo nelle sue storie in evidenza su Instagram, che usa frequentemente.

I tatuaggi che ha sono il volto di una donna sul braccio destro, che stesso lei ha definito essere quello della sua nonna paterna, una rosa in petto, di cui ha esplicitamente detto che non c’è un significato ben preciso in quanto le piaceva semplicemente il soggetto, e una parola sull’avambraccio sinistro di cui non ha mai parlato.