Una vita in simbiosi, e la morte che li ha raggiunti a pochi minuti l’uno dall’altro. Uniti per sempre, in ogni modo.
Una vita trascorsa insieme, fino all’ultimo istante, fino all’ultimo respiro. Trentino, Degasperi ad Arco, Giuseppe Caproni, 86 anni, e Silvia Antonia Brati, 100 anni il prossimo giugno, hanno smesso di vivere praticamente insieme, forse, pochi minuti hanno separato i rispettivi addii alla vita. Una coppia serena, nonostante gli acciacchi dell’età, e la solitudine. Ad avere dei dubbi circa le loro condizioni di salute, è un vicino di casa, agente della locale polizia.
Il sospetto, nasce dalla porta d’ingresso semichiusa, e la luce lasciata accesa tutta la notte. Al suo ingresso in casa, la scena che si mostra gli occhi dell’agente, da subito la sensazione che per i due anziani, ormai, non ci sia più niente da fare. La donna in cucina, l’uomo in bagno, i loro corpi ormai senza vita. Il medico legale dirà che le cause dalla morte, sono da ritenersi del tutto naturali. I due anziani, sono morti insieme, cosi come hanno sempre vissuto.
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La morte li ha sorpresi insieme: i decessi probabilmente arrivati a pochi minuti di distanza
“Vivevano in simbiosi. Lei era più anziana e soffriva di Alzheimer e lui di recente non era stato molto bene. Lui era le sue braccia e le sue mani e questo fa pensare che non abbia retto alla morte della moglie e, poco tempo dopo, sia morto per un malore”. Questo, quanto dichiarato dal comandante del Corpo di Polizia locale intercomunale, Walter Bobicchio. I due coniugi, avevano dei parenti nella zona di Arco, dei cugini, riferiscono. Inoltre alcuni nipoti nella zona di Carpi e nella provincia di Bologna.
Un destino forse poco crudele, in questo caso, che ha assistito fino all’ultimo i due anziani, accorgendosi poi che senza l’uno, l’altro non sarebbe riuscito a vivere.