La malattia, le condizioni in grave peggioramento, poi la guarigione apparente, ed il tempone negativo. Poi la fine.
Una tragica vicenda, che vede protagonista un uomo, Samuele Verzilli, di 61 anni, di Giulianova. La scoperta della positività al Covid, il ricovero in ospedale, perchè le condizioni peggioravano giorno dopo giorno, e come purtroppo capitato a migliaia di donne ed uomini nelle sue stesse condizioni, la necessità per salvargli la vita, di intubarlo. Passano i giorni e le condizioni di Samuele migliorano, forse, la guarigione potrebbe davvero arrivare.
Passano altri giorni, e Samuele Verzilli, sta meglio, al punto da essere estubato, emotivamente su di giri, l’uomo apprende anche un’altra ottima notizia, non è più positivo, il virus è scomparso. Chiama la sua famiglia, entusiasta, non vede l’ora di riabbracciare tutti. Tra poco l’incubo sarà finito e potrà anche ritornare a casa. Ma la felicità, la gioia, durano davvero poco, dopo qualche ora, a 61 Samuele Verzilli, muore.
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“Sto bene, sono finalmente negativo”: una morte del tutto inaspettata
“È assurdo quello che è successo a mio nipote – ha dichiarato uno zio della vittima – sabato era stato estubato. Domenica pomeriggio aveva avuto la buona notizia che era tornato negativo al tampone. Era felice aveva anche telefonato alla convivente e i paranti più stretti – continua – ieri è morto. Non ci posso ancora credere. Sono distrutto”.
Una vicenda incredibile, che ha gettato nello sconforto la famiglia della vittima. Una morte che nessuno si aspettava dopo le settimane in ospedale, dopo essere stato intubato ed essere uscito da quella condizione terribile. Addirittura la negatività al virus, poi tutto stravolto in poche ore, ed una vita strappata all’affetto dei propri cari.