Gli ultimi giorni segnano un netto rifiuto in vista delle nuove misure restrittive. Il Governo intanto traballa.
Il paese ha ripreso la sua corsa contro il virus, che non accenna alla resa. I contagi sembrano aumentare e la situazione non è certo delle migliori, considerando anche lo sforzo organizzativo per consentire a tutti di ricevere il tanto atteso vaccino. Nel frattempo in vista delle nuove misure restrittive, promesse dal Governo nei prossimi giorni, sono iniziati i primi accenni di resistenza, con i ristoratori in testa pronti a trasgredire rispetto alle richieste ed agli obblighi di chiusura.
La campagna che prevede una resistenza totale alle imposizioni di chiusura da parte del Governo, ha già trovato l’appoggio di decine e decine di piccoli imprenditori, disposti a tenere aperti anche di sera i propri ristoranti anche nel caso in cui l’esecutivo decidesse, come sembra, circa la chiusura serale. In appoggio dei ribelli è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini, pronto a sostenere completamente la loro battaglia.
Bollettino del 13 gennaio: tutti i numeri del contagio
I nuovi positivi sono 15.774 (con 175.420 tamponi effettuati), i morti secondo il dato odierno sono 507
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L’attesa per il nuovo dpcm, le resistenze dei ristoratori: le nuove misure
Nel frattempo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto sapere alla Camera in cosa consisteranno le nuove misure restrittive, in vista del prossimo dpcm, promesso per i prossimi giorni. Si va dal mantenimento delle fasce colorate di rischio, per contrassegnare i vari livelli di emergenza, al blocco degli spostamenti tra regioni. Resta il coprifuoco, ed abolizione dell’asporto per bar e ristoranti dopo le 18, per combattere la movida.
Il Governo intanto continua a traballare. Si attendono le prossime mosse di Conte, con Renzi ormai nell’angolo, certo di un rimpasto già organizzato da parte del premier.