Questa mattina Matteo Renzi, l’ormai ex rottamatore, ha alzato la barricata contro le veline di Rocco Casalino
Renzi, sempre Renzi ed immancabilmente Renzi. Per essere uno che non gode di grande popolarità, Matteo Renzi sa come essere ovunque. Qualcuno dice bramosia di potere, altri astinenza da visibilità e in pochi, ma attenti, credono sia un gesto di garanzia per il paese. Gli ultimi si attestano attorno al 2%, che è il consenso oggi concesso dai sondaggisti all’ex Presidente del Consiglio. Il fatto che siano pochi, non per forza vorrà dire che sono in errore.
Allora riavvolgiamo il nastro. La guerra con Conte è aperta, e tra i due non si sa bene chi non farà la prima mossa per primo. Renzi minaccia da settimane di ritirare i suoi ministri, Conte da par sua ha sfidato Iv in Parlamento. Il primo sa che senza i suoi ministri si potrebbe trovare una maggioranza alternativa ed essere dimenticato per sempre. Il secondo, a dire il vero, non avrebbe alcun interesse a non contarsi in parlamento oggi. Salvo che quei voti di cui si è fino ad ora pulito la bocca non siano più un desiderio che una solida realtà.
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Il rottamatore a tutto campo, prima contro le veline di Casalino e poi “Mattarella è un giudice, non interferisca con i partiti”
Questa mattina Renzi, ospite ad RTL, ne ha avuta una per tuti. A partire dal simbolo di questa terza repubblica, l’uomo sempre al centro del dibattito: Rocco Casalino, ex concorrente frizzantino del Gf. Il primo, quello con il compianto Pietro Tarricone e vinto da Marina La Rosa. Nelle scorse ore da Chigi erano trapelate indiscrezioni secondo cui Casalino avrebbe detto che in aula i renziani sarebbero stati asfaltati. “L’idea di essere asfaltato da Rocco Casalino è un’idea alla quale non avevo pensato quando ho iniziato a far politica – tuona Renzi -. Né mi preoccupa né mi esalta questa prospettiva. Io ho proposto dei contenuti. E se la reazione di Conte e dei suoi collaboratori è andiamo in aula e li asfaltiamo, io spero soltanto che hanno fatto bene il conto dei numeri. Se danno queste veline ai giornali, sapete che c’è? Ci vediamo in Senato. Si vedrà che noi difendiamo gli interessi degli italiani, loro che vogliono mantenere la poltrona”.
Un breve passaggio il rottamatore lo fa anche su Mattarella, che in queste ore aveva per l’ennesima volta invitato le parti ad incontrarsi attorno ad un tavolo per trovare una mediazione. Il leader di Iv ha serenamente risposto al Presidente della Repubblica “Sergio Mattarella – ricorda – ha detto parole che condividiamo. Ma in Italia il presidente è un arbitro, non dice a un dirigente politico quello che deve fare”