Coronavirus, Massimo Galli: “Piegare il virus entro i prossimi mesi”

Massimo Galli è tornato a parlare dell’incidenza del vaccino e delle prospettive positive che potrebbero aprirsi.

Massimo Galli
Massimo Galli nuova pandemia (Facebook)

I vaccini tra rallentamenti smentiti o meno, rappresentano al momento una certezza ed una forte speranza per il futuro. Le dosi massicce in arrivo, ed il via libera a vaccini di altre case farmaceutiche dovrebbe fare in modo per i prossimi mesi di avere una situazione abbastanza chiara su quanto, questo nuovo farmaco può fare contro il virus. I casi dovrebbero andare diminuendo, cosi come anticipa Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano.

Tra qualche mese, si potrebbe avere uno scenario completamente diverso. Se le vaccinazioni dovessero proseguire con un andamento costante ed efficiente, ci sarebbe la possibilità di ritrovarsi a ridosso della Pasqua con una situazione assolutamente in via di definizione, in chiave totalmente positiva. I contagi dovrebbero calare e si avrebbe la certezza che il vaccino sta funzionando nel pieno delle sue possibilità.

LEGGI ANCHE >>> Coronavirus, Galli: Medici e sanitari contagiati aspettino a vaccinarsi

LEGGI ANCHE >>> Vaccino, Galli spegne gli entusiasmi: Protetti dal virus dopo seconda dose

Coronavirus, Massimo Galli: “Concentrare numero mirato di vaccinazioni”

“Se, idealmente a Pasqua – ha spiegato Massimo Galli – avessimo vaccinato una buona parte della popolazione, assisteremmo probabilmente a una minor circolazione del virus. Nelle zone più colpite dalla prima ondata – continua – come Lodi e Bergamo, i guariti sono stati tra il 20 e il 40%: questo ha frenato in parte il virus nella seconda ondata e le infezioni sono state meno che in altre aree. Con i vaccini dovrebbe accadere la stessa cosa. Per accelerare la campagna – spiega – si potrebbe pensare a concentrare un numero elevato di somministrazioni in due o più settimane dedicate, in cui le altre attività vengano il più possibile limitate. Con il risultato di frenare la circolazione del virus e in parallelo alzare la percentuale degli immuni con il vaccino. Ma tanto dipende da quante dosi avremo e quando”.

Gestione cookie