La regione lombarda improvvisamente nel pieno dell’emergenza, ancora una volta. I dati non sembrano sorridere.
I numeri in Lombardia tornano a spaventare. Da pochi giorni passate le festività natalizie e la regione è subito ripiombata nell’incubo dei contagi. Salgono gli indici di contagio, sale il numero dei positivi, la regione si prepara ad una nuova serrata che potrebbe riguardare anche le scuole, appena aperte. Il presidente della regione, Attilio Fontana, ha spiegato la situazione attuale, parlando subito di forte impennata, improvvisa, dei numeri del contagio.
La giunta lombarda, da qualche giorno protagonista di un importante rimpasto, che ha visto l’addio all’assessore Giulio Gallera ed il benvenuto all’ex sindaco Letizia Moratti, si troverà da subito a fronteggiare il ritorno prepotente del virus. A rischio di nuovo ogni cosa, dopo i sacrifici delle scorse settimane, comprese le festività natalizie, trascorse in totale solitudine, se si considerano gli standard degli scorsi anni. Una situazione, chissà quanto inattesa quindi, in Lombardia.
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Coronavirus, la Lombardia verso zona rossa, Fontana: “Nessun ritardo sui vaccini”
“Non ci sono ritardi – ha dichiarato il governatore lombardo, Fontana – non è una gara a chi arriva primo: noi con il commissario Arcuri abbiamo un accordo che prevede la fine del primo giro di vaccini entro il 28 gennaio, ed entro quella data lo finiremo. Poi ci sarà un richiamo da effettuare assolutamente tra il 19esimo e il 23esimo giorno – ha continuato il governatore in una intervista ad una nota emittente televisiva – dobbiamo avere la certezza di avere le dosi di vaccino necessarie. Non capisco perché si debba creare una competizione che non ha senso”. Il presidente sembra avere la situazione fortemente in pugno.