Italia viva è un partito dai numeri ristrettissimi nelle preferenze degli italiani, eppure Renzi e non solo lui, spaventa il Governo.
Nelle preferenze degli italiani, svelate dai sondaggi, Italia viva non raggiunge il 5%, eppure sembra essere, non solo da oggi, il partito bilancia del Governo. Renzi si era già fatto sentire quando c’era decidere se Salvini doveva essere mandato a processo e cambiò idea nel giro di pochi giorni. Solo un esempio, ma tanti altri potrebbero essere fatti per spiegare quanto l’ex premier sia influente nelle decisioni dell’esecutivo.
Perché quando quasi tutti sono d’accordo, M5 stelle e Pd per intenderci, manca sempre l’ok di Italia viva per portare avanti le idee del governo in modo sereno e compatto. Renzi non potrà più governare se le cose andranno avanti così, o forse non potranno più governare gli altri, dipende dalle alleanze che si faranno.
Matteo Renzi: il piccolo partito che detta legge al Governo, Conte è sotto scacco
Renzi, al momento, non sembra intenzionato a fare passi indietro rispetto alle sue richieste al governo. Ora vuole avere a disposizione il testo completo del piano di ripartenza e resistenza oltre alla questione della delega ai servizi che Conte dovrebbe cedere e l’attivazione del Mes sanitario. Non poco, per capirci.
“Nessuno ci ha risposto sugli oltre sessanta temi che abbiamo posto” – dice l’ex Pd – Italia viva non vuole rompere ma confrontarsi nel merito sulle questioni. Conte deve uscire al più presto con il piano, non si può più attendere”. Se non piacciono le idee che proponiamo, conclude Renzi, siamo pronti ad “andare all’opposizione”.
Il Recovery Plan andrà martedì in Consiglio dei Ministri per il primo via libera; passerà poi all’esame del parlamento e delle forze sociali per poi tornare, emendato, al Consiglio dei Ministri per il via libera finale. E Renzi torner a chiedere conto delle sue sessanta osservazioni.