Le proteste per tornare a scuola e la Lombardia che cambia volto

Il paese si trova dinnanzi ad un momento estremamente particolari. Monta la protesta, ovunque in favore al ritorno tra i banchi.

Proteste scuole
Proteste scuole (Facebook)

Il paese si divide, c’è chi vuole la scuola aperta e chi la vuole chiusa. C’è chi vuole che i ragazzi tornino tra i banchi di scuola alla vecchia maniera, sfidando eventualmente il rischio del contagio, fidandosi dunque delle strutture e di chi provvede ad esse, e chi invece vuole che i ragazzi restino in casa, ben protetti, coccolati dalla didattica a distanza. Per la verità anche gli insegnanti tendono per questa seconda possibilità, per paura, opportunismo o chissà cosa.

Nel frattempo il paese è realmente diviso. Sulla scuola come su tutto il resto. Vaccinarsi o non vaccinarsi, credere o non credere ai media riguardo l’emergenza coronavirus, uscire o non uscire. Ormai da mesi, non facciamo altro che trovarci di fronte a dubbi amletici, forse anche meno complessi per la verità, che comunque, in ogni caso, tendono a dividere a creare dissidi, a fare in modo che una parte tenda a non fidarsi più dell’altra. Benvenuto 2021 insomma.

Bollettino del 9 gennaio: tutti i numeri del contagio

I nuovi positivi sono 19.978 (con 172.119 tamponi effettuati), i morti secondo il dato odierno sono 483

LEGGI ANCHE >>> Anarchia nella scuola, regioni autonome. In cinque milioni oggi in classe

LEGGI ANCHE >>> Zaia sulla scuola ha deciso, mentre l’Italia attende il Veneto è indipendente

Le proteste per tornare a scuola: in molti ancora indecisi a riguardo

Il problema principale rispetto al tema scuola, riguarda chiaramente l’opinione dei genitori, che in ogni caso, in vista del rientro in classe, che varia regione per regione, non hanno ancora deciso, del tutto, come comportarsi. Nel frattempo la Regione Lombardia cambia volto, o almeno ci prova. Via Gallera dentro la Moratti. Fuori l’improvvisazione dentro la competenza ed un cognome che almeno in città, a Milano, ha un suo certo peso e fascino.

Ma anche li montano le proteste, l’ingresso della Moratti non piace all’altra parte della regione, cose loro, problematiche interne che probabilmente poco interessano alla parte che governa, in qualche modo risolveranno. L’importante, secondo molti, è ripartire, con una immagine diversa, e sperando di ottenere qualche risultato in più.

Gestione cookie