Non è tutto oro quel che luccica, neanche nella vita del super famoso Al bano Carrisi. Il cantante rimane uno dei più importanti interpreti della canzone italiana, notorietà che gli viene certamente riconosciuta dai fan ma a quanto pare meno dal Inps.
Sembra strano a dirsi, ma a scontrarsi contro l’INPS per la pensione bassa è stato uno come Albano Carrisi. Famosissimo cantante, nemico di stato per l’Ucraina e beneficiario di una pensione a suo dire particolarmente esigua.
Al Bano Carrisi, pseudonimo di Albano Antonio Carrisi, è un cantautore, personaggio televisivo e attore italiano.
Al Bano, è sicuramente tra i personaggi più apprezzati del panorama musicale italiano e molto spesso è sulle prime pagine delle copertine di Gossip. Ancora oggi la sua relazione, ormai con l’ex moglie Romina Power, fa parlare, specie da quando il duo storico si è ricongiunto, per la gioia dei fan.
Al Bano non è nuovo a questo tema, già in passato si era lamentato del suo assegno pensionistico. Secondo il cantante di Cellino San Marco, l’importo dell’ assegno troppo basso rispetto alle tasse e i contributi versati da quando ha cominciato a lavorare.
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A questo punto, immaginando la carriera di Al Bano, è legittimo domandarsi se da Cellino San Marco arrivi un grido di sdegno oppure un tentativo goffo di riconquistare le prime pagine dei siti per qualche frazione di secondo.
Nell’ultima intervista rilasciata all’Agi, così, dichiarava, senza felicità: “Il mio assegno ammonta a 1470 euro al mese. Fino a qualche mese fa erano soltanto 1370. Non capisco come sia possibile visto che nella mia vita ho sempre versato i contributi, fin da quando ero contadino qui in Puglia e poi metalmeccanico a Milano”.
Cifre tutt’altro che astronomiche, tanto più per chi si è sobbarcato il rischio di impresa nella sua carriera. A preoccupare Al Bano non è solo la pensione ma anche l’emergenza Covid, in particolar modo per le conseguenze che questo sta avendo nel mondo della musica e dello spettacolo.
Al Bano spiega, infatti, che con le misure restrittive volte a combattere il Covid-19 non è più possibile organizzare concerti e che una buona parte delle sue entrate sarebbe ‘eliminata’.
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