De Luca al Governo: “Italia tutta arancione, cosi ci mandate al manicomio”

Il governatore campano, Vincenzo De Luca, ha parlato nel corso della consueta conferenza stampa del venerdi dell’emergenza covid.

De Luca
De Luca (Facebook)

Non utilizza mezzi termini, come al solito, Vincenzo De Luca, che nel corso della sua ormai consueta conferenza stampa, ha parlato dell’attuale situazione italiana, legata all’emergenza covid. De Luca, ha sottolineato quanto le mezze misure del Governo, non facciano altro che confondere i cittadini, e che invece di assegnare mille colori alle diverse regioni si dovrebbe essere tutto il paese zona arancione, ed affrontare con maggiore decisione e serietà l’epidemia che in altri paesi d’Europa sta devastando la popolazione.

De Luca attacca ancora sulla questione Veneto, sottolineando tutti i limiti della regione in materia di sanità, limiti che non si sa per quale motivo sono stati nascosti, lasciando la regione sempre in zona gialla, e questi oggi sono i risultati. Una regione, quella veneta, in grave difficoltà in merito alla gestione dell’epidemia ed anche nella gestione della cura dei pazienti, considerato il numero altissimo di morti nelle ultime settimane.

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De Luca al Governo: “Una card per tutti i vaccinati”

“Mi permetto di suggerire al Governo – ha dichiarato De Luca – anziché mezze misure, misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio. Un unico colore per tutta Italia, zona arancione per tutta Italia – ha spiegato – ad eccezione per quelle regioni che sono zona rossa e tenendo presente che siamo circondati da paesi europei rovinati. Quanto alla Campania – continua – abbiamo deciso di fare una verifica epidemiologica entro il mese di gennaio perchè dobbiamo capire cosa è successo nel periodo tra Natale e Capodanno“.

“Aspetteremo, quindi, per capire come è la situazione l’ultima settimana di gennaio – ha concluso il governatore campano – e dopo prenderemo le decisioni definitive per adesso prudenza massima su tutto, scuole, trasporti e tutto il resto”.

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