Coronavirus, Brusaferro spaventa: “Aumenta la velocità di crescita dei casi”

Il presidente dell’Iss, ha parlato della curva dei contagi che sta rallenta la sua decrescita. Una situazione di certo non positiva.

La curva dei contati ha rallentato la sua decrescita e questo non è un buon segno. Parola di Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Negli ultimi giorni il rallentamento della crescita di contagi non è stato pari a quello delle settimane precedenti, ciò indica che in linea di massima i contagi stanno aumentando e quindi si va verso una situazione che attesa o meno, porterà l’Italia in una nuova fase di totale emergenza.

I primi provvedimenti del Governo, in merito alla situazione riscontrata negli ultimi giorni, ha portato il momentaneo spostamento in zona arancione delle regioni, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia. Provvedimento che ha subito visto le proteste del governatore campano De Luca, che ha suggerito al Governo quanto possa essere più opportuno tenere tutto il paese in zona arancione, piuttosto che improvvisare settimana per settimana.

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Coronavirus, Brusaferro spaventa: “Aperture delle scuole in base all’andamento dell’epidemia”

“Siamo a 166 casi per 100mila abitanti in 7 giorni come incidenza e c’è grande variabilità tra Regioni – ha dichiarato Brusaferro – con il Veneto che mantiene incidenza elevata, ma tutte le Regioni hanno incidenza superiore per poter passare da una fase di mitigazione ad una di controllo con il tracciamento individuale. Un incremento della velocità di crescita dei casi – continua – come indica l’indice Rt che è sopra 1 in molte Regioni ed il fatto che ci sono sovraccarichi per i servizi assistenziali con una classificazione del rischio di impatto alta in molte Regioni”.

In merito all’eventuale riapertura delle scuole, Brusaferro ha inoltre dichiarato: “Credo che il lavoro fatto dai prefetti su orari e potenziamento dei mezzi di trasporto sia un lavoro prezioso e quindi la riapertura delle scuole va fatta tenendo conto di questi piani ma anche da analizzare con grande attenzione in funzione dell’andamento dell’epidemia e l’incidenza“.

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