La tragica morte di Rino Gaetano resterà per sempre uno dei punti più misteriosi della musica italiana, pochi sanno che il cantante aveva previsto tutto.
Predire la propria morte è possibile? Rino Gaetano forse ci è riuscito, il cantautore è scomparso il 2 giugno 1981 a seguito di un incidente stradale. Dopo l’impatto venne ricoverato presso il Policlino Umberto I di Roma, dove fu subito chiaro che le ferite riportate dal cantautore richiedevano cure specializzati.
Furono quindi contattati il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, tuttavia non si riuscì a trovare un posto per Rino. Quando finalmente fu ricoverato al Gemelli era ormai troppo tardi, morì alle 6 del mattino del 2 giugno. Tale versione è stata smentita da sua sorella Anna diversi anni dopo.
A causare l’impatto con un camion un malore improvviso, i funerali del cantante si celebrarono il 4 giugno presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, proprio qui il trentenne avrebbe dovuto sposarsi di li a poco.
Quello che non tutti sanno è che predisse la sua morte, in una canzone rimasta inedita mai pubblicata in un suo album: La ballata di Renzo, scritta ben dieci anni prima rispetto all’incidente.
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Rino Gaetano, ne La ballata di Renzo aveva predetto la sua morte
Dieci anni dopo da quella canzone inedita, l’ironia del destino si è manifestata n tutta la sua potenza, Rino vive con chirurgica precisione quello che lui stesso aveva cantato: “Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada quando un’auto veloce lo investì.”
“Quell’uomo lo aiutò e Renzo allora partì per un ospedale che lo curasse, per guarir” cantava poi la canzone, rivelandosi profetica anche nel rifiuto da parte dei diversi ospedale. Nel brano Gaetano nomina diversi ospedali che rifiutarono Renzo esattamente come venne poi rifiutato lui nella tragica notte in cui perse la vita.
“C’era il sole si disse che Renzo era morto, ma che neanche al cimitero c’era posto“, una fine tragica che ancora oggi non smette di far discutere. Esistono infatti diverse teorie sulla sua morte, da un gesto politico vista la scomodità del suo personaggio, alla massoneria, quel che è certo è quel 2 giugno la musica italiana ha perso uno dei più grandi di sempre.