Sequestrati beni mobili ed immobili tra Castellammare di Stabia e la Penisola Sorrentina. Questi erano stati richiesti in usura.
Stamattina, i carabinieri del comando provinciale di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, ha eseguito diversi arresti da Castellammare di Stabia e in tutta la Penisola Sorrentina.
Erano usurai di cittadini ed imprenditori, finiti in gravi ristrettezze economiche a causa della pandemia e dei danni subiti dal covid. Il sequestro dei beni mobili ed immobili ritrovati porta ad un valore complessivo di centinaia di migliaia di euro.
Gli arresti sono stati effettuati tra Castellammare di Stabia e la Penisola Sorrentina ed erano di tutte persone interne a questo giro di usura.
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Napoli, pieni di debiti causa pandemia: finiscono sotto il giogo degli usurai, arresti per usura
Sulla questione economica, ma anche sociale nel napoletano si è espresso il Prefetto di Napoli, Marco Valentini:
“soprattutto a Napoli c’è un’ampia fascia di persone che vive di una economia quotidiana e che durante il lockdown non ha avuto più nemmeno quei venti o trenta euro che si potevano guadagnare vendendo qualcosa o con attività para legali; passare da un reddito molto basso a zero è sicuramente un impatto drammatico che ci preoccupa anche per la contiguità che può portare verso azioni criminali. Il reddito zero significa possibile attrattiva per chi propone di entrare in un circuito criminale”.
Il fenomeno dell’usura è notevolmente aumentato durante la pandemia, a causa di quelle ristrettezze economiche che pervadono un sempre più alto numero di cittadini. La popolazione è in difficoltà, le attività sono in difficoltà e in molti, disperati, cercano un modo alternativo per sfamare le proprie famiglie… ma non sempre è il modo giusto!