Un scena incredibilmente violente ed insensata. Un uomo, al lavoro, un rider, aggredito e rapinato del suo scooter.
Un lavoro ormai entrato nell’immaginario pubblico come simbolo del precariato moderno, il rider, che consegna cibo e quant’altro in giro per la città. In scooter o in bici, in genere, facendo avanti e indietro tra ristoranti, pub, e chiunque fornisca cibo da asporto, e le abitazioni dei clienti. Il rider, un 52enne, che dopo quasi 30 anni di lavoro come macellaio, si è di colpo ritrovato senza impiego, è stato fermato da sei giovani, tra loro anche dei minorenni, che lo hanno aggredito e rapinato dello stesso scooter.
Un gesto di brutale violenza, che ha sottratto l’uomo della sua unica speranza per continuare a lavorare, in maniera precaria, certo, ma almeno dignitosa. La scena della rapina, ripresa da un residente di Calata Capodichino, la zona del napoletano, dove è avvenuto il fatto, ha subito fatto il giro delle redazioni e del web, innescando anche una raccolta fondi per il povero rapinato, che ha superato la cifra di 10mila euro.
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Rider aggredito e rapinato: lo scooter ritrovato dalla polizia
Raccolta fondi che ha visto al partecipazione, inoltre, del calciatore della Lazio, Fares, che a donato ben 2.500 euro in favore del rider 52enne. Lo scooter, per fortuna è stato poi ritrovato e riconsegnato all’uomo, che ieri, dopo la rapina subita, ha comunque continuato il suo giro di consegne, in auto. Numerose le reazioni di condanna da parte dell’opinione pubblica e del mondo politico, per una vicenda che di certo ha turbato milioni di persone.