Caso Genovese: altre due denunce per violenza sessuale contro l’imprenditore

Ancora denunce per Alberto Genovese, l’imprenditore delle start up già in carcere dall’inizio di novembre per violenza sessuale e sequestro.

Continuano le denunce per Alberto Genovese, il noto imprenditore, in carcere dallo scorso 6 novembre dopo la denuncia di una 18enne invitata ad un suo party in centro a Milano. La ragazza era stata drogate e violentata per ore, posta sotto stato di sequestro, con un body guard che controllava la camera in cui era stata rinchiusa. Da allora, altre quattro denunce per l’imprenditore, sempre da giovani ragazze invitate ai suoi party a base di droga alcol e sesso.

Altre due denunce si aggiungerebbero alle quattro già esistenti. Una di queste, riferita all’ennesimo party, organizzato però ad Ibiza, sarebbe stata presentata da una ragazza 23 enne, anche lei drogata e violentata. Nella sua deposizione si fa riferimento ad una polvere rosa, che le avrebbe portato uno stato allucinogeno di cui però non ricorda nulla. La deposizione, coincide, nelle sensazioni provate e nella descrizione dei fatti, con quella effettuata dalla ragazza del party milanese dello scorso novembre.

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Caso Genovese: le due deposizioni che sembrano confermare un rito programmato

“Sono quasi certa che facendomela passare per cocaina, qualcuno, penso Alberto, mi ha fatto assumere qualche altra sostanza che mi ha stordita. Di quelle ore in cui ero come stordita, ho solo dei flash back“, avrebbe riportato nella sua deposizione la 18 enne violentata per ore nel corso del party milanese di Genovese. La deposizione che sembra essere molto simile nei contenuti a quella della ragazza 23enne, drogata ad Ibiza.

Nel frattempo lo stesso Genovese, sul quale sono in corso anche indagini per eventuale evasione fiscale e riciclaggio, subirà il primo processo a breve. L’imputazione è disturbo della quiete pubblica proprio grazie a quei party che nel suo giro lo avevano reso famoso.

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