Ylenia Carrisi, è scomparsa senza lasciare nessuna traccia il 31 dicembre del 1993, quest’anno avrebbe compiuto cinquant’anni.
La data presunta di scomparsa di Ylenia Carrisi è fatta risalire presumibilmente al 6 gennaio 1994, tuttavia l’ultima chiamata alla famiglia è stata fatta risalire al 31 dicembre 1993, data della sua presunta morte. In realtà a causa del fuso orario differente tra la Louisiana e l’Italia i suoi genitori la sentirono per l’ultima volta il 1 gennaio 1994.
Aveva da poco compiuto 23 anni e aveva tutta la vita davanti, con milioni di opportunità per il suo futuro, non solo per la fortuna di essere la figlia di ma sopratutto perché era bella, intelligente, simpatica. È stata una delle vallette della prima edizione de La Ruota della Fortuna e poi è volata a Londra, per studiare al King’s College.
Negli ultimi mesi del 1993 aveva deciso di prendersi una pausa, lasciare tutto e viaggiare con lo zaino sulle spalle negli Stati Uniti d’America.
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Ylenia Carrisi, dalla scomparsa alla morte presunta
Sei mesi prima della partenza per gli USA, Ylenia aveva accompagnato i genitori in una vacanza nel Sud degli Stati Uniti e più precisamente a New Orleans, qui conobbe Alexander Masakela, un cinquantenne artista di strada che non piaceva alla sua famiglia.
Come riportato da Ilpost.it in un articolo dello scorso novembre, Albano ha poi rivelato che durante quel soggiorno la figlia, spesso sotto l’effetto della marijuana, si comportò in modo strano, fino a gettarsi nelle acque del Mississippi.
Il viaggio in America di Ylenia iniziò dal Belize, poi decise – senza avvisare i genitori – di raggiungere Alexander Masakela in Louisiana. Qui i due soggiornarono in un hotel malmesso, nel quartiere francese di New Orleans. Da qui l’ultima chiamata alla famiglia, la giovane fu vista per l’ultima volta il 6 gennaio 1994 dal proprietario dell’Hotel, lasciò tutti i suoi effetti personali nella stanza.
Masakela restò in Hotel fino al 14 gennaio, quando tentò di saldare il conto con gli assegni turistici di Ylena. Fu solo allora che i responsabili dell’hotel chiamarono la polizia e iniziarono le prime ricerche.
Masakela dopo essere stato arrestato, grazie all’accusa di stupro di una sua ex, fu rilasciato per mancanza di prove dopo due settimane e sparì nel nulla. Romina Power non si è mai rassegnata alla scomparsa della figlia e ancora oggi spera di trovarla viva.
Albano Carrisi ha invece creduto alla testimonianza di Albert Cordova, guardiano notturno dell’acquario del Mississippi che la vide gettarsi nelle acque la notte del 6 gennaio. L’uomo racconta che la giovane le disse: “Tanto io appartengo alle acque.”
Negli anni le storie sono andate a moltiplicarsi e, pochi mesi fa, in Spagna alcune persone dichiararono di averla vista in Sud America. Tuttavia, nel gennaio del 2013 Albano Carrisi chiese la dichiarazione di morte presunta, ottenuta il 1 dicembre del 2014.