Il ministro della Salute è intervenuto in merito alla questione che in questi giorni riguarda da vicino il nostro paese.
Roberto Speranza, ministro della Salute, ha rilasciato una serie di dichiarazioni in merito alla situazione attuale del paese. Tra vaccino, restrizioni, e numeri che in certe regioni non fanno affatto sorridere, con un dato nazionale sui deceduti che non vai giù come dovrebbe. A questo punto, si attendono gli effetti del vaccino, si attende una situazione migliore, nella speranza che non arrivi quella che molti danno per certa, la famosa terza ondata.
Secondo Speranza, per quello che è il suo punto di vista, dall’altro del suo ruolo, c’è la certezza che le restrizioni tipo il coprifuoco continuino anche dopo le festività natalizie. Una condizione che consente di contenere determinati rischi e che quindi va mantenuta. Oggi, la priorità del Governo, resta la scuola, spiega il ministro, è li che si deve insomma concentrare ogni risorsa, per consentire ai ragazzi di tornare a fare lezione nella massima sicurezza.
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Coronavirus, le parole del ministro Speranza: anche il vaccino darà una mano al Governo
“Il piano resta quello che ho presentato in Parlamento con voto finale sulle comunicazioni – spiega Speranza – sento tante polemiche e voglio dare un messaggio, il governo quando fa un lavoro serio misura le decisioni in un tempo congruo, fare bilanci a due giorni dalla partenza è follia. Siamo un grande Paese – continua – con un servizio sanitario nazionale solido. Molti dicevano che non saremmo partiti con gli altri – conclude – invece ce l’abbiamo fatta, otto milioni di dosi Pfizer entro il primo trimestre sono sicure”.
Spero che il 6 gennaio Ema approvi Moderna, 1,3 milioni di dosi – poi aggiunto il ministro – se poi arriva il sì ad AstraZeneca possono arrivarne molte altre, ma da Ema non arrivano ancora certezze e questo ridurrà sicuramente il numero delle disponibilità a breve”.