Un cadavere, un cantiere abbandonato. Un giallo che forse arriverà a scoprire dinamiche poco chiare e soprattutto poco legali.
Un cadavere ritrovato in un container. Un cantiere abbandonato, dove lo stesso container giaceva in disuso. Il giallo che caratterizza questo ultimo giorno dell’anno arriva da Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il corpo, appartenente ad una donna, di origini straniere, potrebbe essere stata vittima di un omicidio, all’interno di chissà quale logica criminale. Le indagini delle forze dell’ordine, partite subito, stanno provando a ricostruire gli ultimi attimi di vita della donna, nella speranza di riuscire a risalire all’esecutore ed al movente.
La squadra mobile di Varese ed il commissariato di polizia di Busto Arsizio, sotto la direzione della Procura di Busto Arsizio, hanno dunque iniziato ad indagare sul caso, ipotizzando che l’omicidio potrebbe rientrare all’interno di dinamiche appartenenti ad una comunità di persone senza fissa dimora, generalmente dedite al consumo di sostanze stupefacenti ed alcol.
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Il cadavere ritrovato in un container: si segue una pista ben precisa
Le forze dell’ordine seguono una pista ben delineata, il giro di conoscenze e di frequentazioni della donna, all’interno della comunità di persone senza fissa dimora che generalmente pare frequentasse. All’origine dell’omicidio a questo punto potrebbe esserci qualsiasi dinamica. Un litigio, una questione finita male, un affare magari, di quelli che maturano per strada, andato nel modo sbagliato.
Il giallo del 31 dicembre, porterà via tante energie, questo è sicuro. Troppe ombre, troppe incertezze, ed una realtà sulla quale indagare troppo variegata e sfuggente. Si attendono dunque risvolti, per provare a capire come possa essere finito il corpo della donna, privo di vita, in quel container abbandonato in un cantiere desolato.