Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha parlato delle priorità del paese e del Governo per il mese di gennaio.
Francesco Boccia, ministro per gli Affari Regionali, ha rilasciato una serie di dichiarazioni in merito all’attuale situazione nel nostro paese. In merito alle priorità per il nuovo anno, ed in maniera più circoscritta per l’inizio di questo 2021, c’è il tema scuola. Un tema spinoso che spesso il Governo ha considerato in maniera del tutto diversa rispetto ai vari governatori regionali, che considerano nella loro visione delle cose, i limiti e le carenze di trasporti e strutture, qualcosa che secondo loro in alcuni casi potrebbe impedire la riapertura programmata per il prossimo 7 gennaio.
Secondo Boccia, dunque, la priorità resta la scuola, si farà di tutto per riportare in aula i ragazzi. Nell’eventualità in cui, poi, la situazione non dovesse migliorare anche per ciò che riguarda decessi e contagi, si passerà a misure forti che possano in qualche modo ostacolare l’avanzata incontrollata del virus, nonostante le restrizioni e le misure d’emergenza già in atto da più settimane nel nostro paese.
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Scuola, parla il ministro Boccia: non si escludono eventuali nuove restrizioni
“L’obiettivo del Governo è di riportare in presenza la scuola seguendo le indicazioni del ministero della Salute – dichiara Boccia – per la massima sicurezza sanitaria con la gradualità delle presenze, con ingressi scaglionati e le altre misure di prevenzione concordate tra Miur, Regioni ed enti locali. Se i contagi non scendono – continua – succede quello che purtroppo è accaduto in tutto il mondo, quando sale l’emergenza sanitaria bisogna intervenire con determinazione e velocità. Questo non significa non essere organizzati – insiste il ministro – ma adeguarsi alla realtà. In Italia si preferisce la narrazione sulla disorganizzazione, in Europa si guarda alla realtà”.