Un tragico rito, una festa tra adolescenti, trasformatasi d’improvviso in un tremendo incubo. Un gioco a base di droga.
Quindici anni ed il fascino nascosto del proibito. Un flacone di metadone, trovato sull’autobus, da Rimini a Cattolica. Proprio li, dietro la stazione, l’appuntamento per un festino a base di marijuana e di ciò che contiene quel flacone proibito. E’ cominciata cosi, la storia del quindicenne finito in coma, per un eccesso di follia, per il consumo di droga, per qualcosa molto lontana dalla sua età, per una vita che forse, non è quella che i suoi genitori conoscono.
L’appuntamento con gli amici, ai giardinetti dietro la stazione, hanno tutti tra i 13 ed i 15 anni. Si fuma un po’ e qualcuno di loro prende a consumare il contenuto di quella bottiglietta, ritrovata sull’autobus, probabilmente appartenente ad un tossicodipendente. Ma uno dei ragazzini si sente male, si accascia, gli altri spaventati e costretti a tornare a casa per il coprifuoco, scappano e lasciano li il loro amico. Ma la preoccupazione li attanagli la mente. Dopo ore, tramite geolocalizzazione, scoprono che il ragazzo è ancora li, sulla panchina.
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Era in coma, lo hanno abbandonato al parco: proprio un amico gli salva la vita
Il ragazzo è ancora li al parco, ma uno dei suoi amici trova il coraggio di chiamare i soccorsi ed inviarli li, dietro la stazione di Cattolica. Il quindicenne è in coma, lo portano in ospedale, dove alla fine, tra una polmonite bilaterale ed i polmoni contaminati da qualsiasi cosa, gli salvano la vita. I ragazzi, i suoi amici, tutti intercettati in seguito alla telefonata dell’unico di loro che ha avuto il coraggi di chiamare il soccorso vengono tutti interrogati.
La storia del flacone ritrovato, combacia con le registrazioni visionate sull’autobus in questione. I genitori, stupiti, da oggi forse, impareranno a conoscere meglio i propri figli.