L’assurda tragedia che nasce dal rischio di investire un cane, sbucato dal nulla mentre era in bici. Ultimo gesto d’estrema bontà.
In bici come sempre il piccolo M. di soli 15 anni, a Montella, nell’avellinese. Un cane sbucato all’improvviso ed il tentativo di scansarlo. Un gesto d’altruismo, di profonda bontà, che però costa caso al giovane ragazzo. Perde l’equilibrio e batte la testa violentemente sull’asfalto. Arrivano i soccorsi, che impiegano molti minuti per rianimarlo. La situazione è critica, complessa, il ragazzo arriva in condizioni disperate all’ospedale di Avellino.
Sono giorni di speranza, critici, la famiglia si stringe intorno al piccolo che lotta tra la vita e la morte, l’affetto di una intera comunità, il calore di chi gli vuole bene, i suoi compagni di scuola. Ma il miracolo di Natale non si compie, ed il piccolo M., appena 15 anni, dopo cinque giorni di agonia muore, li in ospedale. Lo sconforto colpisce la famiglia, il dolore è immenso, intollerabile, la comunità avellinese si stringe intorno ai cari del piccolo M.
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Sbatte la testa per salvare un cane: il calore dell’amministrazione comunale
Il cuore del giovane ragazzo non ha retto, dopo essere stato intubato le sue condizioni di salute sono ulteriormente peggiorate, ed alla fine il suo corpo non ha resistito. Il suo gesto, quella sterzata violenta per evitare di investire un cane, gli è costata la vita. La bontà, la nobiltà di quel gesto, resteranno indelebili nelle menti di tutti quanti lo hanno conosciuto.
L’amministrazione comunale, vicina alla famiglia del ragazzo, ne ha cosi commentato la scomparsa: “Michele ci ha lasciati! La perdita di una giovane vita, stroncata da un crudele e ingiusto destino, suscita in tutta la Comunità montellese sgomento e indicibile dolore. Facendoci interpreti di un sentimento collettivo, ci uniamo all’immenso dolore dei genitori, dei familiari e degli amici tutti, con sincera commozione. Riposa in pace, caro Michele”.