In prossimità di conclusione e di distribuzione il vaccino realizzato dall’Università di Oxford: anche lo zampino di un’eccellenza italiana.
Oltre a Pfizer-Biontech, collaborazione tra il colosso farmaceutico americano e la casa di produzione tedesca, ed a Moderna, altra grande azienda farmaceutica americana, un altro vaccino contro il coronavirus è in prossimità di conclusione: quello sviluppato da Oxford-AstraZeneca.
Il Governo italiano è estremamente soddisfatto della notizia, dato che è sicuramente il rimedio anticovid sul quale l’Italia ha puntato di più: solo per la penisola sono infatti previste 40 milioni di dosi di questo vaccino.
Inoltre è appurato che l’Università di Oxford, nella produzione del vaccino, abbia usufruito della collaborazione e dell’appoggio dell’Irbm di Pomezia, un’importantissima azienda operante nel settore della biotecnologia molecolare e della chimica organica.
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Nuovo vaccino pronto: Oxford-AstraZeneca, ottima notizia per l’Italia, collaboratore della ricerca
L’accordo con il Regno Unito è quasi in via conclusiva e già da domani potrebbe arrivare la conferma della Medicines and Healthcare Regulatory Agency sull’inizio della distribuzione, che potrebbe cosi avvenire a partire dalla prossima settimana.
La somministrazione potrebbe dunque partire dal 4 gennaio, attendendo come sempre solo il via libera dell’Ema che porterà poi ad una distribuzione anche in Italia.
Sulla questione è intervenuto Pascal Soriot, Ceo di AstraZeneca:
“I nuovi dati che verranno pubblicati, dopo la battuta d’arresto per il dosaggio utilizzato nella sperimentazione, mostreranno che il vaccino garantisce una protezione del 95% dei pazienti ed è efficace al 100%” nella prevenzione delle forme più gravi delle patologie legate al coronavirus che richiederebbero altrimenti l’ospedalizzazione del paziente. “
“Riteniamo di aver trovato la formula vincente per arrivare all’efficacia che, dopo 2 dosi, è al livello di tutti gli altri. Non posso dire di più perché pubblicheremo i dati”.