Una vicenda di intrighi e storie di mafia, tra catanesi, uomini d’onore figli illustri di famiglie da anni coinvolte in storie di malavita.
Storie di mafia, storie di intrecci tra famiglie, di rifiuti ed assunzioni di responsabilità, in una Sicilia che no riesce a liberarsi della piaga che da secoli, ormai si può dire, mina le fondamenta della sua esistenza. Sicilia che in certi casi diventa il punto di partenza, per dinamiche ed operazioni che hanno interessi milionari in ogni parte d’Italia, d’Europa e del mondo. Un pezzo di racconto, Silvio Corra, pentito, ha fatto ai magistrati.
Il capo della cupola, quello che di fatto, dai vertici di cosa nostra, comanda tutto l’universo mafioso, poteva arrivare da Paternò. Li nel catanese, lo storico boss, Francesco Amantea, stava per scalare, legittimamente, secondo regole e dinamiche mafiose, ogni livello, per arrivare al comando, li in alto, dove prima di lui, hanno comandato i boss più feroci e sanguinari. Ma qualcosa non va, Amantea non se la sente e cede il suo posto.
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“Ecco nomi”, le parole del pentito: il boss dei boss doveva essere un Santapaola
Ma Amantea non se la sente, non è il suo momento, non sarebbe opportuno, qualcosa lo trattiene, e quindi si accontenta di diventare il consigliere del nuovo boss. Quello che appunto da pareri, che dispone riflessioni, che indica, su richiesta al strada giusta da seguire. Il nuovo boss non sarà lui, il nuovo boss dovrà avere il sangue dei Santapaola, è questa la decisione presa, è questo quello che dovrà succedere.
Questo uno stralcio delle sue deposizioni in merito: “Franco Amantea… doveva essere lui al posto di Francesco Santapaola. Infatti, lui voleva provvedere a… affittarsi una casa a Catania, però poi si sono fatti i conti, tutti e due, dice io, dice… sono troppo bruciato ci fa Franco, dice. Io, dice, mi posso mettere io, perché io ormai sono bruciato, dice, ho pagato un promotore e l’ho pagato un sacco di volte. Perciò, dice, io… o mi arrestano, tre o quattro anni, dice, e me ne esco. Lui e Santapaola… ci furono cose che non… però avevamo un buonissimo rapporto. Santapaola dice, giustamente, però quella è sempre la mia famiglia… ci sono io, dice, a fare un passo indietro non me la sento. E… si consigliava spesso con Amantea.
Il verbale dell’interrogatorio (settimanale S)
Corra Silvio Giorgio: La numero 2 è A Franco Amantea
Pm Santonocito: Franco Amantea quando l’ha…
Corra Silvio Giorgio: Allora, quando lo hanno scarce…
Pm Santonocito: …l’ha visto?
Corra Silvio Giorgio: Quando lo hanno scarcerato, me l’ha presentato Francesco Santapaola, ci siamo andati noi a Paternò.
Pm Santonocito: Che ruolo aveva?
Corra Silvio Giorgio: Allora, Franco Amantea… doveva essere lui al posto di Francesco Santapaola. Infatti, lui voleva provvedere a… affittarsi una casa a Catania, però poi si sono fatti i conti, tutti e due, dice “io”, dice… “sono troppo bruciato” ci fa Franco, dice. “Io”, dice, “mi posso mettere io, perché io ormai sono bruciato”, dice, “ho pagato un promotore e l’ho pagato un sacco di volte. Perciò”, dice, “io… o mi arrestano, tre o quattro anni”, dice, “e me ne esco”. Lui e Santapaola… ci furono cose che non… però avevamo un buonissimo rapporto. Santapaola dice, giustamente, “però quella è sempre la mia famiglia… ci sono io”, dice, “a fare un passo indietro non me la sento”. E… si consigliava spesso con Amantea.
Pm Santonocito: Ma, formalmente, Amantea era…
Corra Silvio Giorgio: Parliamo Franco Amantea, uomo d’onore.
Pm Santonocito: Era uomo d’onore. E Francesco Santapaola era uomo d’onore? Corra Silvio Giorgio: Sì, pure.
Pm Santonocito: Anche lui era stato fatto?
Corra Silvio Giorgio: Certo.
Pm Santonocito: E quando?
Corra Silvio Giorgio: Franco Amantea, Salvatore Seminara e Rosario Tripoto (boss di Picanello, ndr).
Pm Santonocito: Anche Tripoto?
Corra Silvio Giorgio: Rosario Tripoto.
Pm Santonocito: L’hanno fatto Amantea, Tripoto…
Corra Silvio Giorgio: Tripoto e Salvatore Seminara.
Pm Santonocito: Ah. E quando?
Corra Silvio Giorgio: È stata… è stato prima… allora… mi sembra tra luglio e agosto 2015.
Pm Santonocito: E chi era il padrino?
Corra Silvio Giorgio: Franco Amantea.
Pm Santonocito: Lei era… ha partecipato alla…
Corra Silvio Giorgio: No, non ero…allora…
Pm Santonocito: Lei non era ammesso.