Nel giorno del vaccino, il presidente della regione Campania si vaccina prima di tutti: gesto simbolico o paura? Le polemiche.
E’ il giorno del vaccino. In tutta Italia si sono somministrate le prime dosi dell’anti Covid, a partire dalle categorie più esposte, come medici e anziani delle Rsa. Categorie delle quali non fa parte il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che però si è mostrato a tutti intento a fare il vaccino. Gesto simbolico oppure paura del contagio? Le polemiche sono scoppiate subito.
Il primo a puntare il dito verso il governatore, è stato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “considerate le pochissime quantità disponibili, il vaccino dovrebbe essere destinato solo a medici, infermieri, operatori sanitari e anziani”, dice, definendo quello di De Luca un “inqualificabile abuso di potere”. E ancora: “La salute del presidente De Luca viene purtroppo prima del popolo campano. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa”.
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Il giorno del vaccino: De Luca “salta la fila” “gesto simbolico”
Il presidente De Luca aveva spiegato la sua decisione di vaccinarsi prima di tutti. “Mi sono vaccinato. Dobbiamo farlo tutti nelle prossime settimane”. Lo ha scritto sui social pochi minuti dopo aver effettuato il vaccino anti-Covid all’ospedale Cotugno di Napoli. “E’ importante per vincere la battaglia contro il Covid-19 e tornare alla vita normale. Senza abbassare la guardia e rispettando le norme”, ha aggiunto. Prima di vaccinarsi, aveva detto: “Quella di oggi è una giornata simbolica, ma da ora in poi ci saranno chiari criteri di distribuzione”.
Già, da ora in poi. Intanto lui si è vaccinato e la cosa non è piaciuta nemmeno al leader della Lega, Matteo Salvini. “De Luca salta la fila e toglie il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno”, ha scritto su Twitter.