Una tragica storia che vede come protagonista un giovane 23enne, accusato di aver ucciso la propria madre.
Una tragedia consumata a tavola, alla vigilia di Natale. Siamo negli Stati Uniti, stato dello Utah. Una famiglia è a tavola per la cena natalizia. Tutto va secondo la tradizione, ma all’improvviso l’orrore diventa protagonista della serata. C’è una madre, con i suoi quattro figli. Il maggiore di questi, 23 anni, prende una pistola e colpisce la donna al collo, stando al racconto di una delle due figlie della donna, riuscita a scappare dalla finestra dopo il terribile accaduto.
Secondo la ricostruzione della ragazza, di nemmeno vent’anni, il più grande dei suoi fratelli avrebbe assunto marijuana prima della cena, insieme all’altro fratello. Poi lo sparo, e successivamente, l’invito da parte del 23enne, fatto all’altra sorella, di ballare, li, in quel momento, con a terra, il corpo cadavere della propria madre. Una scena raccapricciante che da la misura di quanto la situazione fosse sfuggita di mano. Forse proprio a causa della sostanza stupefacente assunta dal ragazzo.
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Uccide la madre e balla intorno al suo corpo: il giovane, si rifiuta di parlare con la polizia
Un epilogo tragico, per quella che doveva essere la cena di Natale, in famiglia, come tradizione comanda. La confessione di una delle sorelle, l’arrivo della polizia. L’arresto dell’altra sorella e del presunto assassino, e la volontà di quest’ultimo di non parlare con la polizia, forse proprio per la sua, probabile responsabilità nell’accaduto. Una storia davvero raccapricciante, che riporta ancora una volta, al centro dell’attenzione il problema delle armi negli Stati Uniti.
Realtà molto particolare, in cui nella maggior parte dei casi, almeno un’arma è presente in ogni famiglia. Potenziale di rischio altissimi, quando si perde il controllo, e la cronaca americana dice proprio questo.