Il governatore campano sulla decisione del Governo di riaprire le scuole il prossimo 7 gennaio. Continua la polemica.
Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania, è tornato all’attacco sul tema della scuola. Da sempre ostile alla riapertura degli edifici scolastici senza garanzie certe, cosi come del resto è successo nella regione da lui amministrata, De Luca ha ribattuto alla conferma da parte del ministro competente, della possibilità di un ritorno a scuola dal prossimo 7 gennaio. Una follia bella e buona, ha tuonato l’ex sindaco di Salerno.
Il problema, secondo De Luca, cosi come manifestato in precedenza, in tutte le occasioni in cui si è discusso circa una possibile ripresa dell’anno scolastico, sono le garanzie a livello territoriale. Ogni regione ha una sua realtà, un proprio specifico contesto, e generalizzare con provvedimenti lanciati a livello nazionale, significa non tutelare tutte le regioni e di conseguenza tutti i ragazzi che si appresterebbero a riprendere la normale consuetudine scolastica.
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Riapertura scuole il 7 gennaio, l’affondo di De Luca: “In Campania non si riapre”
“Si devono valutare i dati – ha dichiarato il governatore – e l’idea di mandare a scuola il 50% degli studenti è un’idea che la Campania non condivide, valutiamo un passo alla volta il rientro, ma certamente non mandiamo in blocco il 50% a scuola“. Le parole di De Luca, come spesso accaduto nelle scorse settimane si basano su una valutazione fatta in baso alla reale emergenza del territorio.
“Ricordo che non possiamo – ha ribadito De Luca – abbassare la guarda, se abbiamo avuto questi risultati non è stato per grazia divina, ma per le scelte che abbiamo operato e hanno avuto ricadute importanti, facendo filtro nei rientri dalle ferie estive, con la chiusura della scuola un mese prima delle altre regioni e con altre misure restrittive che hanno determinato mal di pancia ma ci hanno fatto contenere il contagio“. Ha concluso il governatore campano.