“Racconterò ai miei figli il giorno del vaccino” Bollettino 27 dicembre

Il giorno del vaccino è arrivato, da oggi anche l’Italia partirà con la somministrazione del farmaco anti Covid.

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Il giorno del vaccino è arrivato, tra dubbi e rassicurazioni, riflessioni utili o meno, il vaccino anti covid comincerà ad essere somministrato anche nel nostro paese. La prima vaccinata l’infermiera dello Spallanzani di Roma, poi gli operatori sanitari impegnati quotidianamente a gestire l’emergenze e curare i vari contagiati, poi alti lavoratori collaterali, che agiscono nel pieno dell’emergenza, nel suo vivo, nella parte più complessa e rischiosa, e poi tutti gli altri, sperando che nel 2021 si possa partire velocemente con la campagna a tappeto.

Ad oggi, gli italiani, in minima parte, almeno stando a ciò che si riesce a percepire, sarebbero ancora dubbiosi sul vaccino in se. Molti parlano di dubbi circa la rapida fase di produzione e sperimentazione, molto più breve del consueto, molti addirittura parlano di composizione, manco capissero realmente cosa c’è dentro un vaccino qualsiasi, altri invece sono scettici in quanto scettici,  questo punto bisognerà comprendere in che modo, il Governo, imposterà la campagna.

Bollettino del 27 dicembre: tutti i numeri del contagio

8.913 i nuovi casi di coronavirus a fronte di 59.879 tamponi effettuati (il giorno prima l’incremento era stato di 10.407 su 81.285 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 305 decessi (contro i 261 di sabato). In terapia intensiva sono ricoverati 2.580 pazienti (-2). La Regione più colpita è il Veneto con 3.337 nuovi casi.

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Bollettino 27 dicembre: numeri bassi, ma nei festivi è cosi

I numeri riscontrati nei giorni scorsi, bassi, chiaramente per l’incidenza delle festività natalizie sulla pratica dei tamponi. Oggi i numeri rispettano quella media bene o male intravista nei giorni precedenti, mantenendo però la costante dei giorni di festa, appena trascorsi, ed ancora, in parte, in corso. Il Governo, a gennaio, trarrà le sue conclusioni, e spiegherà cosa bisognerà, eventualmente fare, per uscire dall’ennesima situazione rischiosa.

Al momento resta l’attesa, per la seconda parte delle festività, sperando possa confermarsi quella che in linea di massima è stata una accettabile condotta da parte degli italiani in occasione del Natale.

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